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Attualità mercoledì 07 aprile 2021 ore 10:19

Pasqua di solidarietà alla Casa Pia

Affetto da parte della città, privati ed Istituzioni hanno donato dolciumi e oggetti. Toccante la lettera dei detenuti agli ospiti della "Fossombroni"



AREZZO — E' una delle Istituzioni più care e importanti per gli aretini. La Casa Pia o "Fossombroni" che dir si voglia, rappresenta un qualcosa che va oltre al semplice affetto. Fa parte della cultura, dell'orgoglio ma anche della dignità tipica dei cittadini di Arezzo.

Così la Pasqua alla Casa Pia non poteva essere che speciale. Certo, le restrizioni ci sono ma gli aretini hanno fatto in modo di far sentire tutto il loro affetto ad ospiti e operatori.

Lettere, oggetti artigianali, dolciumi e altri alimenti, oltre alle tradizionali videochiamate verso parenti e amici, hanno caratterizzato il periodo pasquale vissuto dai residenti della Casa di Riposo che sono stati i destinatari di un bel moto di solidarietà che si rinnova e consolida anno dopo anno.

Uno dei gesti maggiormente significativi ha visto per protagonista la casa circondariale di Arezzo che, da tempo, coltiva proficui rapporti di collaborazione con la Casa Pia che sono stati interrotti da oltre un anno a causa dell’emergenza sanitaria. La lontananza fisica è stata superata da una forte vicinanza emotiva, con i detenuti del carcere cittadino che hanno inviato agli anziani un emozionante messaggio di auguri, ramoscelli di ulivo, una maschera realizzata artigianalmente durante un laboratorio e altri doni. “Con un umile e piccolo gesto”, riporta l’apertura della lettera scritta dei detenuti, “vogliamo farvi sentire il nostro affetto”.

Un contributo alla tavola della festa è arrivato con colombe, panine e vari generi alimentari che sono stati consegnati da Antonio Rauti, consigliere dell’istituto con delega al sociale, e dai coniugi Luca Veneri e Laura Quirini, mentre la tradizione del maxi-uovo di cioccolato di Vestri è stata rinnovata con una donazione ai residenti ad opera del consiglio di amministrazione della Casa di Riposo. Il legame tra gli ospiti e i parenti, infine, è stato garantito dal proseguo del progetto “Video Chiamiamoci” che, da oltre un anno, prevede un programma di videochiamate con smartphone e tablet che è stato intensificato nel corso delle festività con l’obiettivo di mantenere una comunicazione costante e un contatto virtuale tra familiari. 

"Ogni gesto di generosità è un sorriso per i nostri ospiti - commenta la presidente Debora Testi, - dunque torniamo a ringraziare aziende, cittadini e istituti per la vicinanza e l’affetto che vengono puntualmente dimostrati".


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