Giostra Saracino domenica 03 settembre 2023 ore 19:40
Trionfa Colcitrone con la regola del 4
Trionfo di Porta Crucifera con Vanneschi e Paffetti . Un doppio quattro basta per portare a casa la lancia d’oro. Nessun cinque colpito
AREZZO — Una giornata caldissima, il sole che illumina i palazzi storici di Arezzo, un corteo storico che toglie il fiato per bellezza e maestosità. Questa la cartolina che Arezzo lascia ai suoi cittadini e alle migliaia di turisti che oggi hanno invaso il centro storico.
L’attesa.
Dunque tantissime persone presenti lungo il corteo storico da piazza San Domenico fino a Borgunto. Alle 17 il quinto colpo di mortaio ha annunciato l’ingresso in piazza dei figuranti. L’Araldo della giostra ha poi annunciato l’ingresso in piazza degli Sbandieratori. Il saggio, ideato dal Direttore Tecnico Stefano Giorgini, ha reso omaggio all’Arezzo Calcio, a cui è stata dedicata la lancia d’oro. Dopo di loro il Gruppo Musici che immancabilmente con il rullo dei tamburi e lo squillo delle chiarine fanno venire i brividi sulla pelle a tutti gli aretini e non solo.
A seguire tutti i figuranti fino alla conclusione con Terra d’Arezzo suonata da Musici e Sbandieratori ha fatto alzare in piedi il pubblico delle tribune per rendere omaggio alla città di Arezzo.
In tribuna tra gli ospiti il Presidente dell’Arezzo Guglielmo Manzo e il Presidente della Lega Pro Matteo Marani.
Tutto è pronto sale la tensione nelle tribune, nei posti in piedi ma soprattutto dietro le logge dove i giostratori attendono la chiamata. Come ha recitato l’Araldo con la disfida “Non più parole o mai…”
La sfida
È il momento della verità, gli otto giostratori sono chiamati a dare prova di abilità, tutti alla ricerca del cinque che apre la strada alla possibile vittoria.
Apre la piazza Santo Spirito, il capitano Geppetti manda al pozzo Gianmaria Scortecci in sella al suo Doc. Il giostratore gialloblù resta lontano dal centro il suo tiro è nel rigo tra il quattro e il due. L’Araldo annuncia il punteggio: 2.
Gavagni capitano di Sant’Andrea incarica Saverio Montini a correre la prima carriera su Siria. Carriera veloce per Montini il punteggio marcato è 4.
Per Porta del Foro va sulla lizza Davide Parsi su Biancaneve, il capitano Casini prova a fare la lepre dopo i primi due punteggi marcati da Santo Spirito e Sant’Andrea. L’impatto della lancia di Parsi sul tabellone è molto incerto tra il cinque e il quattro. La voce dell’Araldo annuncia il 4.
Capitan Branchi sceglie Lorenzo Vanneschi in sella a Pinocchio per correre la prima carriera. Il giostratore rossoverde va dritto e colpisce un 4.
Seconde carriere
Santo Spirito deve sperare in una rottura della lancia per restare in corsa per la vittoria. Elìa Cicerchia con Olympia ci prova ma la lancia resta intatta. Il punteggio è 4.
Tommaso Marmorini per Sant’Andrea va al pozzo in sella a Conte, il tiro è nell’angolo tra il tre e il quattro. C’è incertezza sul tiro, subito dopo i figuranti di Santo Spirito e Sant’Andrea invadono la lizza, i lucchi separano immediatamente i due quartieri. Potrebbe esserci stato un disturbo alla carriera di Marmorini. Passa molto tempo prima dell’annuncio del punteggio. Il Maestro di Campo a colloquio con i suoi collaboratori e con i capitani. Alla fine la decisione è carriera valida. Il punteggio annunciato è un 3.
Francesco Rossi su Roccky può aprire la strada della vittoria a questo punto marcando il centro. Altro colpo di scena il tiro di Rossi delude e va a marcare anche lui il 3 aprendo la strada ai rossoverdi.
Niccolò Paffetti per Porta Crucifera corre l’ottava carriera che gli può consegnare la lancia d’oro. Lo separa solo il quattro.
Molta tensione e attesa in piazza, Paffetti su Rosa va al pozzo con il suo allenatore Sepiacci. Il cavaliere viene trattenuto al pozzo non può partire, i figuranti di Porta del Foro entrano sulla lizza. L’attesa al pozzo per un giostratore con la lancia non è mai positiva.
Finalmente il via, la carriera non è lineare a causa dei disturbi, Paffetti è molto bravo e compie l’impresa colpendo il 4 che consegna la lancia d’oro a Colcitrone.
Il Rettore Fazzuoli alza lancia al cielo tra il tripudio del suo popolo. È festa a Palazzo Alberti.
Paolo Nocentini
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