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Cultura venerdì 01 agosto 2025 ore 19:00

Tutto pronto per “Il Polifonico” 2025

Il festival corale più antico d’Europa. Formazioni dal mondo trasformano Arezzo nella capitale mondiale della polifonia



AREZZO — Dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, alla suggestiva Fortezza Medicea, passando per la Basilica gotica di San Domenico ad altri luoghi iconici della città. L’arte corale internazionale incontra la bellezza monumentale di Arezzo e del suo patrimonio architettonico, scelto come location d’eccezione per ospitare la nuova edizione de “Il Polifonico”, il festival internazionale di musica corale più longevo d’Europa, diretto da Luigi Marzola, organizzato da Fondazione Guido d’Arezzo – ente presieduto dal sindaco della città Alessandro Ghinelli e diretto da Lorenzo Cinatti - che, dal 19 al 24 agosto, trasformerà la città toscana in un grande palcoscenico con 11 appuntamenti tra concerti (con formazioni provenienti da Filippine, Hong Kong, Estonia, Belgio, Cina e Italia), convegni, masterclass, oltre al 73° Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo”, evento di riferimento per la coralità mondiale. Un’occasione unica per scoprire la città attraverso un viaggio sonoro nei suoi luoghi più suggestivi, dove la polifonia si intreccia con l’arte, la storia e l’architettura. Tutti gli eventi sono a ingresso libero e l’intero festival sarà trasmesso sui canali social ufficiali della Fondazione Guido d’Arezzo (YouTube, Instagram, Facebook), con collegamenti e visualizzazioni da tutto il mondo.

Una settimana tra musica sacra e profana, canti popolari e gregoriani, dedicata al celebre compositore Giovanni Pierluigi da Palestrina, grande maestro della polifonia rinascimentale, di cui si celebrano quest’anno i 500 anni dalla nascita, e che sarà protagonista anche di una sezione monografica del concorso.A inaugurare il festival, il 20 agosto alle ore 21 nella Basilica di San Domenico, celebre per la sua sobria eleganza gotica e, soprattutto, per il Crocifisso di Cimabue, capolavoro dell’arte italiana custodito al suo interno, lo speciale concerto “La vertigine del Cantico” con l’esecuzione de “Il Cantico dei Cantici” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, una delle sue opere più alte e poetiche, pubblicata nel 1584. A esibirsi nella Basilica, luogo che per la sua sacralità e acustica naturale si presta in modo ideale alla contemplazione musicale di questa straordinaria composizione, l’Ensemble De Labyrintho, tra le formazioni vocali più apprezzate nel panorama europeo per l’interpretazione del repertorio antico, guidato dalla direzione di Walter Testolin, figura di spicco nel campo della musica vocale rinascimentale.

Testolin, musicista e ricercatore tra i massimi conoscitori dell’opera di Palestrina, torna ad Arezzo in un’occasione particolarmente significativa: proprio qui, nel 1991, aveva partecipato al prestigioso Concorso Polifonico Internazionale “Guido d’Arezzo”, iniziando un percorso che lo ha legato profondamente alla città, la serata anticipa inoltre la prossima pubblicazione di due nuovi dischi interamente dedicati a Palestrina, frutto dell’intensa attività di studio e interpretazione condotta da Testolin con l’Ensemble De Labyrintho.

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Al cuore del programma de Il Polifonico, venerdì 22 agosto, nella Fortezza Medicea, dalla quale si può godere di una vista mozzafiato sulla città e sul paesaggio toscano, il 40° Festival Internazionale di Canto Popolare, un evento immersivo nella tradizione corale e folklorica, con la partecipazione di cori ospiti rappresentativi di culture vocali autentiche e la partecipazione del Gruppo Musici Giostra del Saracino.

Protagonisti de Il Polifonico, anche il ‘Duomo di Arezzo’, ovvero la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, che incanta con le sue vetrate istoriate di Guillaume de Marcillat e la maestosa pala dell'altare maggiore di Pietro Lorenzetti, in cui si terrà la chiusura, domenica 24 agosto alle 10:30, con la celebrazione della Santa Messa solenne alla quale parteciperanno alcuni dei cori concorrenti, per un momento conclusivo di forte spiritualità e comunione corale.A queste location si aggiungono poi Ca.Mu e l’Auditorium Caurum Hall “Guido d’Arezzo”.

La manifestazione ha il supporto del Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze e il contributo di Unoaerre italian Jewellery, Discover Arezzo.

“Il Polifonico non è soltanto un evento musicale - dichiara il vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti - è un’esperienza culturale che unisce la bellezza dell’arte corale internazionale al patrimonio storico e architettonico della nostra città, ed è la prova concreta di quanto la musica possa essere uno strumento potente per promuovere la nostra identità, attrarre visitatori e costruire ponti tra generazioni e popoli. Arezzo si conferma ancora una volta crocevia di culture, luogo di incontro e di ispirazione, capace di accogliere e valorizzare la grande musica in contesti di incomparabile fascino, come la Basilica di San Domenico, la Fortezza Medicea, la Cattedrale e molti altri luoghi simbolo”.

Dichiara il direttore della Fondazione Guido D’Arezzo, Lorenzo Cinatti: “Con questo evento offriamo al pubblico l’opportunità di vivere la musica corale immersi nella straordinaria atmosfera della città di Guido Monaco, culla della notazione musicale moderna. Un’esperienza da non perdere per chi ama la musica, l’arte e i luoghi che sanno raccontare una storia”.

“Quest’anno il Concorso Polifonico dedica un’attenzione particolare a Giovanni Pierluigi da Palestrina - aggiunge il direttore artistico Luigi Marzola figura centrale nella storia della musica rinascimentale e riferimento imprescindibile per la scrittura polifonica imitativa. Sarà dunque un banco di prova significativo per i cori partecipanti, chiamati a confrontarsi con un brano obbligatorio tratto dal suo repertorio. Il concerto inaugurale sarà affidato a un ensemble specializzato nella musica rinascimentale, che proporrà una selezione dal Cantico dei Cantici, uno dei massimi capolavori di Palestrina. Sabato mattina si terrà inoltre un convegno internazionale dedicato alle edizioni moderne delle sue opere, con particolare attenzione alle difficoltà di accesso a edizioni affidabili e leggibili anche da direttori di coro privi di specifiche competenze nella lettura delle fonti originali. Palestrina sarà il protagonista indiscusso di questa edizione, che si aprirà con una sorpresa speciale per il pubblico e i partecipanti”.


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