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Attualità venerdì 05 agosto 2022 ore 22:00
Scoperta aretina su vaccini Covid e miocardite
Studio della Cardiologia dimostra la sicurezza dei sieri mRNA nei pazienti che hanno già avuto la patologia che è tra le complicanze del Coronavirus
AREZZO — E' stata una delle più importanti riviste europee di medicina interna, l’European Journal of Internal Medicine, ad aver pubblicato uno studio effettuato dal reparto di cardiologia dell’ospedale San Donato di Arezzo incentrato sulla vaccinazione anti-SARS-CoV2 con vaccino a mRNA ed i pazienti affetti da miocardite.
“La miocardite è una infiammazione del muscolo cardiaco, generalmente causata da infezioni virali o più raramente da reazioni del sistema immunitario scatenate da sostanze tossiche o farmaci, compresi alcuni vaccini ed alcuni nuovi farmaci antitumorali - spiega il dottor Maurizio Pieroni, responsabile dello studio scientifico e dell’ambulatorio cardiomiopatie e malattie cardiache rare di Arezzo -.
La miocardite rappresenta una complicanza del Covid-19. Le raccomandazioni internazionali, basate sull’opinione di esperti, raccomandano la vaccinazione in tutti i pazienti con una precedente miocardite ormai guarita, ma non esistono dati sul possibile rischio di recidiva di miocardite dopo vaccinazione in questa categoria di pazienti.
Per tale motivo - prosegue Pieroni - abbiamo deciso di monitorare la sicurezza e l’efficacia del vaccino anti Covid-19 negli oltre 100 pazienti guariti da una precedente miocardite seguiti regolarmente presso il nostro ambulatorio. Tutti i pazienti arruolati sono stati monitorati nei giorni successivi alla seconda dose di vaccino e nelle settimane a seguire, questo al fine di rilevare eventuali sintomi di una nuova miocardite, quale ad esempio dolore toracico od aritmie.
In presenza di sintomi sospetti, è stata eseguita una ulteriore valutazione con esami di laboratorio, Ecg, ecocardiogramma e eventuale risonanza cardiaca.
Non abbiamo registrato nessuna recidiva di miocardite e nessun paziente vaccinato ha presentato un’infezione da SARS-CoV2 sintomatica, al contrario di tre pazienti non vaccinati che hanno contratto il Covid, e in un caso vi è stata necessità di ricovero in ospedale.
I nostri dati dimostrano che i pazienti guariti da una precedente miocardite non hanno un rischio aumentato di avere una recidiva di miocardite dopo la somministrazione di vaccini a mRNA contro il Covid. Questi risultati sono importanti non solo relativamente ai vaccini anti-Covid ma per tutti gli eventuali futuri vaccini a mRNA”.
“Questo importante studio - aggiunge Leonardo Bolognese, direttore del dipartimento cardio-toraco-neuro-vascolare della Asl Sudest - testimonia come, nonostante la pandemia, non abbiamo mai interrotto la ricerca clinica, soprattutto in relazione ad un nemico inizialmente sconosciuto come il Covid-19 ed ai suoi possibili effetti sul sistema cardiovascolare.
Questo tipo di ricerche hanno un impatto immediato sulla gestione dei pazienti e forniscono importanti indicazioni a tutti i cardiologi in Italia e nel mondo, anche in previsione dei prossimi mesi e delle nuove ed eventuali vaccinazioni".
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