Attualità martedì 06 ottobre 2020 ore 11:00
Vaccini e sierologico, il ruolo di Ferderfarma
Il presidente Giotti: "Proponiamo che i farmacisti siano abiliti a inoculare le dosi anche in farmacia"
AREZZO — Saranno disponibili da giovedì 8 ottobre, i vaccini influenzali in farmacia per i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Parte quindi la campagna vaccinale nella provincia di Arezzo.
“Le farmacie private e pubbliche - dichiara Roberto Giotti, presidente di Federfarma Arezzo - si sono rese disponibili, attraverso un accordo con la Regione Toscana, ad effettuare la distribuzione dei vaccini messi a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale, per conto della ASL, che dovrà renderli disponibili, secondo modalità concordate, per la distribuzione ai Medici di medicina generale e pediatri di libera scelta già da giovedì 8 ottobre”.
Tutto ciò, spiega ancora Giotti “nella considerazione e convinzione che, con l’influenza stagionale del prossimo autunno, è opportunamente prevista una massiccia vaccinazione antinfluenzale che sarà fondamentale per agevolare i medici nella diagnosi differenziata di Covid-19 e gestire i casi sospetti. Soprattutto considerando l’attuale ripresa dell’epidemia, sarà importante vaccinare, oltre i soggetti a rischio, la maggior parte della popolazione attiva per evitare il congestionamento della sanità territoriale e favorire una concreta indispensabile immunità diffusa di gregge”.
Federfarma, attraverso la rete capillare delle Farmacie Associate, continua ad offrire la massima disponibilità a collaborare con le istituzioni sanitarie per incrementare significativamente i livelli di copertura vaccinale. In questa prospettiva Federfarma propone l’adozione, a livello nazionale e regionale, di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il Farmacista a inoculare i vaccini anche in farmacia adiuvando i medici, come del resto avviene già da anni nelle farmacie di quattordici Paesi dell’Unione Europea, anche soprattutto nell’ottica di future prossime massicce campagne vaccinali anti-Covid.
Tra l’altro, per poter distribuire le copiose quantità di dosi vaccinali sia ai Medici che ai Pediatri “sarà necessario - insiste il presidente Giotti - che la Regione sovvenzioni adeguatamente le farmacie private e pubbliche, che sono pronte a fare la propria parte, per metterle in condizione di offrire agevolmente questo servizio, dotandosi anche degli strumenti necessari per la corretta conservazione dei vaccini, a partire dalla aumentata capienza delle celle frigorifere la cui carenza renderebbe il vaccino rapidamente inutilizzabile”.
Tra l’altro Federfarma Toscana propone ed intende sottoscrivere a breve un ulteriore accordo strutturale e programmatico tra le organizzazioni delle farmacie private e pubbliche e l’Assessorato della Regione Toscana, per l’erogazione continuativa e pluriennale di tutti i vaccini previsti nel“piano vaccinale” della Regione, direttamente ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera Scelta. Altro importante problema sulla “Vaccinazione antinfluenzale” è la determinata richiesta di Federfarma al Ministero della Salute ed alla Conferenza Stato-Regioni di rimodulazione delle quote dei vaccini antinfluenzali acquisiti dalla Regione, in modo da soddisfare tramite le farmacie anche la richiesta dei cittadini che, pur non rientrando tra i soggetti aventi diritto alla vaccinazione a carico del Servizio sanitario nazionale, vorranno comunque vaccinarsi.
Questa soluzione consentirà a cittadini che appartengono alla fascia attiva della popolazione di proteggersi dall’influenza stagionale e di evitarne il propagarsi nei luoghi di lavoro e di incontro, riducendo anche il rischio di una sovrapposizione dei sintomi influenzali con quelli del Covid-19. In questo modo si ridurrà anche la pressione sulle strutture sanitarie pubbliche.
Farmacie quindi ancora decisive per la prevenzione sanitaria e la tutela della salute dei cittadini nella attuale continuativa fase pandemica. E non solo, sono impegnate, oltre che nella distribuzione dei vaccini, anche nella distribuzione dei kit dei test sierologici che potranno essere eseguiti in via preventiva dai medici e pediatri ai loro assistiti ed al personale scolastico, insegnanti e collaboratori, in occasione della riapertura delle scuole.
In particolare, si ricorda che può aderire allo screening sierologico dedicato alla scuola il personale docente e non docente di nidi, materne, elementari, medie, superiori e istituti di istruzione e formazione professionale pubblici, paritari e privati. Il Test rapido consiste in un piccolo prelievo di sangue, che consentirà poi di stabilire se un soggetto ha prodotto o meno anticorpi e quindi è entrato in contatto con il virus.
In caso di esito positivo, come previsto dalle linee guida del Ministero della Salute, si disporrà la esecuzione del tampone naso-faringeo, e in caso di positività confermata, il soggetto dovrà essere posto in isolamento. Il personale docente e non docente delle scuole pubbliche e private paritarie potrà prenotare l'effettuazione del test sierologico, su base gratuita e volontaria.
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