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Cronaca giovedì 03 luglio 2014 ore 15:28

Asl e comune al lavoro per migliorare il cibo nelle mense

Allarme obesità e sovrappeso. La Toscana sta meglio del resto d’Italia, ma un ragazzo su quattro è sovrappeso.



AREZZO — Se l’italico pensiero dominante sostiene che “ogni scarafone è bello a mamma sua”, dovere di chi ha la responsabilità del governo della salute della popolazione ed in particolare dei bambini, è di adottare ogni misura necessaria ad evitare che si facciano del male da soli.

E’ in questa ottica che, anche tenendo conto delle linee guida dell'organizzazione mondiale della sanità, del ministero della salute e della regione, le strutture del dipartimento della prevenzione della Asl, assieme agli uffici competenti dei comuni, lavorano per garantire nelle scuole l’adozione di un’alimentazione corretta ed equilibrata, valida per tutte le fasce di età, che contribuisca ad una crescita ottimale ed armoniosa.

In Italia il 10,6% dei bambini è obeso e il 22,2% è sovrappeso. Colpa, nella quasi totalità dei casi, dei non corretti stili di vita adottati a casa e a scuola: poco movimento e alimentazione sbagliata.

Sulla scuola si lavora da molto tempo, sia sul piano formativo che su quello più propriamente pratico, legato alle mense.

In Toscana, grazie anche alle politiche di prevenzione adottate, la percentuale di bambini sovrappeso ed obeso è più bassa rispetto alla media italiana: risultano obesi il 7,4%, mentre sovrappeso il 19,6%. 

Indispensabile è il coinvolgimento delle famiglie, per la prosecuzione di buone pratiche anche dentro le mura domestiche.

In questi giorni di fine anno si lavora sui menù da sperimentare nella prossima stagione scolastica a partire da settembre.

E’ forte la volontà di trovare la quadratura del cerchio tra la corretta alimentazione, il giusto equilibrio fra i diversi cibi, la soddisfazione dei bambini e quella dei loro genitori, l’osservanza delle norme e dei contratti con le ditte fornitrici.

Il percorso intrapreso è di totale trasparenza e collaborazione, perché quando ci sono di mezzo i bambini le sensibilità sono giustamente altissime.

Importante che si operi sempre ed esclusivamente nel loro interesse, incentivando il consumo di prodotti adeguati per l’età, scoraggiando il consumo di alimenti molto (troppo) propagandati, spesso autentiche bombe ad orologeria pronte a far saltare gli equilibri nutrizionali dei piccoli. 


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