Attualità lunedì 23 febbraio 2015 ore 19:57
Atti vandalici sulla statua dedicata a Peritini
"Il Partito Socialista aretino - scrive Luigi Alberto Dini, segretario comunale Psi - esprime il proprio disappunto e la propria costernazione "
AREZZO — "Il Partito Socialista aretino, nell’immediata vigilia del 24 febbraio, anniversario dei venticinque anni dalla scomparsa di Sandro Pertini, esprime il proprio disappunto e la propria costernazione per gli atti vandalici che hanno coinvolto l’opera eretta in sua memoria, inaugurata lo scorso 10 ottobre, da Giovanni Pelini, in arte Illinep, al Parco Giotto, già da anni intitolato allo stesso ex Presidente della Repubblica Italiana - scrive il segretario comunale P.S.I. di Arezzo - L’opera si trova già in fase di restauro e presto verrà ricollocata al suo posto. Atti di inciviltà come questi dimostrano ancora una volta come, in momenti di crisi come quelli attuali, il rispetto delle Istituzioni e degli alti valori morali che esse rappresentano vengano meno. Un atto come questo, il secondo ai danni dell’opera in poche settimane, è il sintomo di un profondo disagio sociale e morale, di una carenza di quel naturale rispetto per le istituzioni repubblicane per le quali l’ex Presidente Pertini in vita sua si era tanto battuto. Il Partito Socialista, all’interno della coalizione di centro-sinistra guidata dal candidato sindaco Matteo Bracciali, non ha mancato peraltro di fare presente in molte occasioni la necessità di focalizzare l’attenzione sui diritti, ma anche sui doveri. Alla base di questo c’è una carenza di attenzione all’educazione civica dei cittadini, ai valori fondamentali della vita democratica su di cui una nazione, e una città come la nostra, devono basarsi. Se effettivamente questa città ha il desiderio di darsi una dimensione più globale, più accogliente, più democratica, atti vandalici come questi sono deleteri e demoralizzanti per tutti. Molte volte la sicurezza e la vigilanza, che sono necessarie e devono essere migliorate, risultano non essere sufficienti, perché nella formazione delle coscienze, del senso del rispetto e della morale, le istituzioni educative devono rivestire un ruolo più importante e presente. Non possiamo sapere chi siamo e dove vogliamo andare se non sappiamo da dove veniamo".
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