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Attualità mercoledì 08 marzo 2017 ore 07:00

Droga ad Arezzo, un quadro delle dipendenze

Le Acli hanno attivato da due anni lo sportello contro le dipendenze in sinergia con Gruppo 13. Le principali emergenze riguardano i giovani under 30



AREZZO — I primi due anni di lavoro dello sportello contro le dipendenze delle Acli forniscono un quadro chiaro delle emergenze sociali vissute ad Arezzo. Questo servizio è tenuto dal Gruppo 13, onlus che opera in stretta sinergia con la comunità di San Patrignano, e vuole offrire un punto di ascolto per coloro che sono affetti da dipendenze e per le loro famiglie, avviando un percorso motivazionale e psicologico di recupero e di reinserimento sociale. Avviato nel marzo 2014, lo sportello ha accolto nell'ultimo biennio tanti ragazzi arrivati autonomamente o indirizzati da strutture come il Sert, affrontando insieme a loro le varie tipologie di dipendenza (droga, alcool e gioco) con l'obiettivo di intercettare tali problematiche e di fornire un supporto per superarle con la prospettiva dell'accompagnamento verso la stessa comunità di San Patrignano. Questo lavoro ha permesso di tracciare un profilo delle dipendenze ad Arezzo che riguardano prevalentemente una fascia d'età molto giovane tra i venti e i trent'anni che, già nell'adolescenza, inizia a fare uso di sostanze pericolose come l'eroina (in forte aumento), la cocaina e l'alcool.

«Nei primi due anni di servizio ad Arezzo - spiega Annamaria Carletti, presidente del Gruppo 13 e responsabile dello sportello presso le Acli, - abbiamo lavorato in collaborazione con il Sert e abbiamo registrato un'emergenza superiore a quanto ci aspettavamo: tanti ragazzi, da soli o con le loro famiglie, si sono rivolti a noi e hanno evidenziato l'esigenza di superare una qualche dipendenza. Abbiamo valutato che esistono tante situazione sommerse che fanno fatica ad emergere, dunque il nostro invito è a superare la vergogna e la paura per avviare un reale percorso di recupero necessario per progettare un nuovo futuro».

Lo sportello contro le dipendenze è fruibile gratuitamente ogni giovedì dalle 9.30 alle 12.30, e vuole avviare un progetto di recupero e, eventualmente, di accompagnamento verso San Patrignano. Una recente innovazione è rappresentata dal parallelo percorso vissuto con un gruppo di genitori che hanno i figli interessati dal problema delle dipendenze e che hanno scelto di prendere piena consapevolezza del tema e di strutturare sinergie condivise.

«Il dramma delle dipendenze ad Arezzo - aggiunge Stefano Mannelli, presidente delle Acli, - è tornato drammaticamente alla luce pochi giorni fa con la morte del giovane nel parco del Pionta. Queste situazioni nascono dalle più diversificate cause: la fragilità delle persone, la mancanza di dialogo con gli adulti e con i genitori, la scarsa attenzione e l'assenza di ascolto verso la sfera emotiva del ragazzo nel periodo dell'adolescenza che spesso sfociano in atteggiamenti di isolamento e ribellione. In questo senso, lo sportello contro le dipendenze rappresenta un utile servizio alla città, ma è importante anche studiare nuove strategie per prevenire questi problemi, iniziando fin da giovani ad educare ai corretti stili di vita e a promuovere la cultura della legalità».


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