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Attualità martedì 21 aprile 2020 ore 16:23

Le proposte dei ristoratori per la ripartenza

Tavola rotonda virtuale di Confcommercio con i rappresentanti di categoria. Nell'ultimo mese incremento del 150% delle App per ordinare i pasti



AREZZO — In attesa dell'ordinanza della Regione, prevista per domani, gli esercenti aretini fanno il punto della situazione. L'emergenza Covid-19 ha imposto una riorganizzazione generalizzata non solo dell'attività di bar, ristoranti, pasticcerie, rosticcerie, gelaterie e pizzerie ma anche un nuovo modo di usufruire dei servizi di queste strutture da parte dei clienti.

La prima, immediata risposta di ristoratori è stata quella della consegna a domicilio, seppur con varie difficoltà. Per garantire il mantenimento del servizio gli imprenditori aretini si sono dovuti affidare a specifiche piattaforme virtuali. Questo ha determinato un grande dispendio di tempo, ma anche costi ingenti. Nonostante queste difficoltà, nell'ultimo mese si è registrato un +147% nell'uso di app per le consegne di cibo a domicilio, a sottolineare la grande fiducia dei clienti. 

A breve dovrebbe arrivare l'autorizzazione all'asporto che i ristoratori hanno ripetutamente chiesto a gran voce. Quello che serve adesso - afferma Confcommercio - è un sostegno concreto e immediato agli esercenti per permettere loro di rimanere in piedi. 

Liquidità, sgravi fiscali e contributivi e sospensione dei tributi. Ma quello che è più urgente sono regole di ingaggio chiare. Quello che è in gioco è un intero settore, una filiera che contribuisce in modo determinante all’economia locale. Senza un aiuto concreto dalle autorità non sarà possibile affrontare la fase 2 né pensare a una ripresa. 

Decisioni chiare e modulabili in base alle esigenze di ogni singolo esercente, aiuti sostanziali immediati e sinergia tra le categorie di negozianti che, grazie alla loro volontà e creatività potranno affrontare il post coronavirus con fiducia.


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