Torna Masterchef, i giudici e il rapporto con il cibo. Cannavacciuolo: «E’ amore e odio», Barbieri:«Mangio una sola volta al giorno»
Attualità lunedì 07 dicembre 2020 ore 12:27
Incontro malati-familiari, Tanti "suona" alla Asl
Il vicesindaco chiede l’attivazione di percorsi sicuri all’ospedale San Donato per i pazienti Covid e non solo
AREZZO — Ci sono ospedali dove in apposite aree e con le
massime precauzioni, i pazienti Covid possono ricevere la visita dei familiari.
Ad Arezzo, il vicesindaco Lucia Tanti rilancia lo schema sollecitando la Asl
Tse a trovare il modo per rendere possibile un momento di umanità e di affetto
fondamentale per chi combatte contro il virus. Ma la proposta riguarda anche i
ricoverati in gravi condizioni per altre patologie.
“La solitudine del fine
vita è terrificante ma si può attenuare con un’apertura di umanità”, osserva il
numero due di Palazzo Cavallo che ha le deleghe a Sanità e Sociale. “Molti presidi ospedalieri stanno predisponendo luoghi
sicuri e percorsi straordinari per permettere ai malati Covid di poter
incontrare le loro famiglie almeno in occasione delle festività natalizie.
L’ultimo caso noto alle cronache è quello di Pistoia. Parliamo, evidentemente,
di un segnale di umanità, che ritengo sia giusto introdurre”.
Tanti osserva
come, per il momento, “l’organizzazione ospedaliera, giustamente, ha privilegiato aspetti legati
alla tutela della salute pubblica: basti pensare ai percorsi e agli orari di
visita, molto stringenti per gli stessi parenti, a prescindere dal reparto in
cui si trova il ricoverato. Ora è il momento di aprirsi”.
La sollecitazione del
vicesindaco fa seguito alla lettera inviata alla responsabile del presidio ospedaliero del San Donato Barbara
Innocenti, per sollevare un tema che “qualifica la sanità e che può essere una
soluzione anche oltre le prossime festività. Purtroppo il ‘fine vita’ non è un
aspetto sul quale il tempo e le circostanze distinguono tra Natale e altri
periodi dell’anno.
Credo che una volta impostata una soluzione del problema
delle visite parentali ai malati, non solo di Covid, che versano in gravi
condizioni, sia possibile per l’ospedale cittadino fruire di questa novità
anche per il futuro”. In sostanza, Natale rappresenti l’occasione “per
impostare un lavoro e un percorso concreto che permetta alle persone di poter
accompagnare nell’ultimo momento i propri congiunti”.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI