Imprese & Professioni venerdì 24 maggio 2019 ore 14:00
Smantellavano auto per i pezzi di ricambi da rivendere sul mercato nero
Da anni la Procura di Arezzo è costretta ad affrontare casi di riciclaggio, ricettazione e gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: magazzini improvvisati e discariche a cielo aperto legate al mercato nero delle autovetture
AREZZO — Il mercato nero delle autovetture comprende non solo la vendita di mezzi rubati, ma anche e soprattutto la contraffazione di pezzi di ricambio: oggetto di questo traffico di pezzi di ricambio sono la maggior parte dei brand più famosi, Fiat, Mercedes, Audi, Volvo, Ford, etc.
Mentre la maggior parte di questi traffici interessa le regioni dell’Est Italia (gran numero delle intercettazioni e dei sequestri si concentrano in Puglia, nelle province di Bari e Brindisi, e nel Nord Est), la ricettazione e il riciclaggio illecito di autovetture rubate o impropriamente introdotte in Italia, invece, ha trovato la propria patria nel suolo toscano: Arezzo è una delle province in cui le indagini hanno portato alla luce un gran numero di questi magazzini a cielo aperto, spesso concentrati in luoghi industriali dismessi.
I ritrovamenti in provincia di Arezzo
Il primo ritrovamento di questa gigantesca rete di riciclaggio e ricettazione di autovetture e loro componenti risale al 19 dicembre 2018, quando il corpo di carabinieri forestali di Arezzo e il gli agenti di polizia del comune di Chiudi della Verna rinvennero, all’interno della zona industriale dismessa situata a Corsalone , un cimitero di autoveicoli che, grazie a documenti di esportazione falsi, venivano smantellati e poi smaltiti illecitamente.
L’intera operazione serviva a immettere sul mercato pezzi di ricambio non certificati e non garantiti, disponibili a prezzo inferiore ma, in realtà, derivati da questo gigantesco complesso di “trapianti d’auto”, come è stato battezzato durante le indagini.
Nel sito sono state ritrovate 50 diverse autovetture, di provenienza illecita, unite a documentazioni false e tutte destinate allo smantellamento. Ad aggravare la situazione vi era che tutti i materiali non rivendibili venivano smaltiti senza alcun riguardo per l’ambiente, causando ingenti danni al terreno circostante.
Le indagini sono proseguite, e il 23 aprile 2019 è emersa un’altra discarica a San Zeno, probabilmente punto di smaltimento di un’attività simile a quella scoperta a Chiudi della Verna, di trapianto d’auto. Una superficie di circa un ettaro (10.000 mq) interamente cosparsa di pezzi di scarto e rifiuti tossici. All’inquinamento del sito avrebbe partecipato anche una nota officina della zona, che smaltiva illecitamente i prodotti di scarto della propria attività (olii, pneumatici, etc.), per una stima complessiva di centinaia di metri cubi.
Il mercato online dei ricambi
Rispetto alla vendita al dettaglio, che si espone ai rischi di attività illecite, il mercato online dei ricambi per auto risulta essere completamente scevro dalla possibilità di illeciti: la maggior parte dei rivenditori online, infatti, basa molto del loro successo sulla popolarità e sul rapporto di fiducia instaurato con i clienti.
D’altro canto i controlli e le certificazioni cui deve sottostare un sito di e-commerce, soprattutto con la necessità di trasparenza cui devono obbedire le attività di commercio online, impediscono che si vengano a creare illeciti simili a quelli registrati finora dalle autorità competenti.
In particolar modo, una delle attività che ha registrato maggior successo nel settore è la compagnia tedesca Autodoc. Su Autodoc è possibile acquistare pezzi di ricambio certificati di tutti i maggiori brand in commercio, con consegne in Europa molto brevi e costi di spedizione gratuiti per ordini di pneumatici o di altri pezzi per importi superiori ai 140 euro.
Il servizio, inoltre, si avvale non solo di un sito Internet, ma anche di una comoda app scaricabile da Google Play estremamente intuitiva e immediata, compatibile sia con smartphone che con tablet.
In generale la comodità dell’e-commerce di pezzi di ricambio per autovetture, oltre, come si è detto, all’affidabilità del marchio, della sua qualità e della sua provenienza, risiede nella possibilità di personalizzare al massimo l’ordine , con consulenza di esperti che, immettendo il numero di targa, ti consigliano sul da fare direttamente sulla vettura in questione.
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