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Attualità giovedì 30 luglio 2020 ore 17:15

​Saldi, gli aretini spenderanno la metà

Secondo le stime di Confcommercio il budget sarà quasi dimezzato e 6 famiglie su 10 rinunceranno agli acquisti



AREZZO — Pochi soldi, anche per i saldi. La stagione degli acquisti a prezzi vantaggiosi che tradizionalmente ogni famiglia attende per trovare l'occasione giusta al prezzo giusto, quest'anno non è neanche l'ombra di se stessa. Colpa del Covid e dei suoi effetti sui bilanci familiari, tra lavoro “sospeso” o saltato.

Le stime previsionali degli addetti ai lavori non promettono niente di buono per il mese dedicato ai saldi che scatta sabato prossimo: sarà un agosto arido di affari per i commercianti alle prese con la morsa di un'economia che stenta a ripartire. Secondo l'analisi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media 138 euro: 3 euro in più della media nazionale, ma -40% sul 2019. Il tutto per un valore complessivo intorno ai 12,2 milioni di euro. Ma l'altro dato significativo sul quale riflettere è che sei famiglie su dieci faranno acquisti, cioè rinunceranno a comprare preferendo risparmiare.

Poco più di 12 milioni di euro: è il budget complessivo che le famiglie della provincia di Arezzo destineranno ai saldi dell’estate 2020, con un crollo del 40 per cento rispetto a quanto speso lo scorso anno. La previsione è stata elaborata dall’Ufficio Studi di Confcommercio alla vigilia dell'avvio delle vendite di fine stagione. 

La pandemia ha scombinato le carte in tavola e le nostre stime previsionali non possono che essere al ribasso, anche se ovviamente tutti speriamo in qualche sorpresa positiva”,commenta il presidente di Federmoda Confcommercio Arezzo Paolo Mantovani che aggiunge: “Tra gli effetti occupazionali della crisi innescata dal Covid-19 e le preoccupazioni per l’autunno, molti saranno cauti nell’affrontare lo shopping. Poi c’è il fatto che ormai da diverse settimane i negozi stanno facendo vendite promozionali (quest’anno la Regione Toscana, in via eccezionale, non le ha vietate nei trenta giorni prima dei saldi) quindi questa volta mancherà l’effetto “start” che garantiva un avvio brillantissimo, almeno nei primi giorni”. 

Delle sei famiglie aretine su dieci che parteciperanno ai saldi ciascuna sosterrà una spesa media di 138 euro, cioè 60 euro a testa. Una cifra più alta di tre euro rispetto alla media nazionale, ferma a 135, ma comunque ben lontana da quelle 230 euro dell’estate 2019.

L’attesa resta comunque alta fra i consumatori, anche perché è probabile che molti negozi applicheranno sconti ancora maggiori. Quindi ci aspettiamo una bella affluenza in questo primo fine settimana. Purtroppo sentiremo la mancanza dei turisti stranieri, che sono notoriamente degli ‘high spender’ e acquistano sempre volentieri capi di abbigliamento, borse e calzature a ricordo della loro vacanza italiana”, aggiunge Mantovani che rilancia ciò che serve alle imprese commerciali aretine per ripartire.

“I nostri negozi hanno bisogno di liquidità, ma è chiaro che vendere a prezzi scontati riduce moltissimo il nostro margine di ricavo. Ed è questo che tiene in piedi il bilancio aziendale”.

L’invito ai consumatori resta quello di rivolgersi con fiducia ai negozi di vicinato, dove è garantito il rapporto diretto e la giusta proporzione qualità-prezzo.


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