Il nostro inviato è entrato nel palazzo di Assad: «Tra marmi e mobili preziosi ora sono accampati i ribelli»
Attualità giovedì 03 settembre 2015 ore 18:07
"Siamo pronti ad incatenarci"
Sono agguerriti e non si arrenderanno i sindaci dei comuni dove Poste sta per avviare il piano dei tagli con la chiusura degli uffici postali
FIRENZE — I sindaci dicono no al piano dei tagli di Poste. Prosegue la mobilitazione dei primi cittadini toscani contro il piano di riorganizzazione degli uffici postali che prevede un drastico ridimensionamento degli sportelli. Gli uffici interessati dai tagli sono 59 in tutta la Regione, da nord a sud. Un grave problema sociale soprattutto per gli anziani che abitano nei piccoli centri. Alcune fasce tricolore sottolineano la difficoltà di chi vive in paesi dove non ci sono nemmeno banche e adesso vengono anche tagliate le Poste. Gli anziani, ricordano i sindaci, devono prendere la pensione.
Adesso la parola passa a Tar e i sindaci chiedono a Poste di sopsendere il piano per riparire un confronto per permettere alle amministrazioni di formulare le loro proposte volte a scongiurare il taglio di questo servizio pubblico universale.
Guarda nella video gallery le interviste ai sindaci e assessori che hanno partecipato alla protesta
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