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Attualità martedì 27 ottobre 2020 ore 11:46
Covid, i pendolari: “Treni, ridurre posti al 50%”
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Il Comitato del Valdarno si rivolge all’assessore regionale ai trasporti: misure anti-contagio sui convogli locali e aumentare le corse
VALDARNO — Le misure anti-contagio Covid vanno organizzate anche per i treni per i quali è richiesta la riduzione dei posti al 50% così come annunciato per gli autobus. Non solo: vanno aumentati il numero dei treni e quindi le corse e rivisti gli orari nelle ore di punta per snellire i viaggi dei pendolari.
È quanto chiede al neoassessore regionale ai trasporti il Comitato Pendolari del Valdarno. "Ci vogliono decisioni urgenti e azioni anti contagio non solo per gli autobus, ma anche nel trasporto ferroviario regionale, per rendere più sicuri i pendolari, sia lavoratori che studenti". È questo l'appello del portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re che si rivolge al neo assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli. "Non solo gli autobus ma anche i treni regionali devono essere portati al 50% della capienza - insiste il portavoce Da Re - e vanno convinti i sindaci. gli enti pubblici e le aziende private per un nuovo e maggiore ricorso allo smart working dei lavoratori, così da ridurre la mobilità e l'uso del trasporto pubblico nelle ore di punta". Il portavoce del comitato dei pendolari aggiunge che "è altrettanto importante rivedere con RFI e Trenitalia la programmazione dei treni nelle ore di punta del mattino come del pomeriggio, perché ci siano più corse di convogli e più puntualità, e nello stesso tempo cercare di acquistare nuovi treni sul mercato, modificando il contratto di servizio con Trenitalia". "Occorre agire subito con azioni anti contagio concrete - conclude il portavoce dei pendolari del Valdarno - invece di pensare a grandi opere infrastrutturali, come la Tav di Firenze, un'opera che non serve ai pendolari toscani, così come è stato dimostrato più volte",
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