Attualità sabato 25 aprile 2020 ore 19:13
Il Covid uccide 20 anziani nelle Rsa della vallata
Coronavirus: arrivano a venti le vittime accertate nelle case di riposo della vallata. Due esposti alla magistratura per fare chiarezza
VALDARNO — Quel numero sembrava insuperabile. Quei dieci anziani colpiti a morte dal Coronavirus che li aveva sorpresi nella tranquillità della casa di riposo di Bucine, parevano una tragica eccezione. Da altre parti non sarebbe successo. Ci si illudeva o forse non volevamo pensarlo, come se in questo modo riuscissimo a proteggere i tanti altri anziani valdarnesi ospiti delle Rsa della zona.
Invece negli ultimi giorni, mentre alla “Fabbri Bicoli” i contagi continuavano a crescere, ma lentamente rispetto alle settimane precedenti e non si registravano altri decessi, era a Montevarchi che si iniziava a fare la conta dei morti. Che oggi sono arrivati a dieci anche qui.
Il 25 aprile viene brutalmente segnato da un numero tondo che tocca la soglia psicologica: sono venti gli anziani della vallata ospiti di ospizi che il Covid ha portato via. Dieci a Bucine, dieci a Montevarchi. Per non parlare della struttura di Dicomano - che Valdarno non è, ma dove sono andati a passare la vecchiaia molti valdarnesi originari della parte fiorentina della vallata – dove i morti sono stati anche lì una decina.
Si sapeva – lo abbiamo capito da quanto accaduto in altre zone d’Italia in maniera anche più violenta – che il male avrebbe facilmente aggredito le prede più deboli. Ma cosa è capitato nelle strutture della zona?
I sindaci dei due paesi – Chiassai e Benini - hanno più volte sottolineato che le misure di prevenzione sono state prese subito, anche con anticipo rispetto alle direttive regionali; i familiari dei degenti delle strutture hanno sempre avuto fiducia negli operatori delle cooperative - molti dei quali contagiati anche loro - che lì lavorano. Eppure, qualcosa è successo e per accertarlo il 30 marzo scorso il primo cittadino di Montevarchi – che ha spesso denunciato i ritardi nei controlli sanitari e dell’uso dei tamponi nelle case di riposo – ha presentato un esposto alla procura di Arezzo perché indaghi su quanto accaduto nell’ospizio cittadino. Procura che dovrà fare accertamenti anche nella “Fabbri Bicoli” dopo che ieri è stato depositato in cancelleria del tribunale analogo esposto da alcuni familiari degli anziani ospiti di Bucine.
Poi quando tutto sarà passato e accertato, i venti morti valdarnesi smetteranno di essere numeri da mettere in classifica, percentuali per le statistiche nazionali. E qualcuno potrà finalmente ricordarci i loro nomi, le loro storie, le loro vite.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI