Attualità lunedì 03 maggio 2021 ore 11:48
Banca Anghiari e Stia, bilancio approvato
L'esercizio finanziario 2020 si è chiuso con circa 1,2 milioni di utile netto. "Nonostante l'annus horribilis sempre vicino al territorio"
ANGHIARI - STIA — Si è tenuta venerdì 30 aprile alle 15 l’annuale assemblea dei soci della Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo. Per il secondo anno consecutivo, visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, l’assemblea si è dovuta svolgere, come previsto dalla legge, senza la presenza fisica dei soci, che hanno potuto comunque far valere il loro diritto di partecipazione e di voto mediante la delega al rappresentante designato dalla Banca.
Presso la sala riunioni di Villa Gennaioli (recentemente ristrutturata e presto fruibile anche alla comunità locale) erano presenti fisicamente solo il presidente Paolo Sestini, il presidente del collegio sindacale Marina Cianfrani, il direttore generale Fabio Pecorari, e il rappresentante designato, quest’ultimo in rappresentanza della compagine sociale.
Il rappresentante designato, notaio Carmelo Gambacorta, ha raccolto 766 deleghe, che testimoniano l’attenzione e il coinvolgimento dei soci anche a questa seconda assemblea a distanza. I Consiglieri di Amministrazione e i membri del Collegio Sindacale hanno seguito in video conferenza i lavori assembleari.
"Ci spiace – afferma il presidente Sestini – non poter organizzare la tradizionale assemblea con la presenza fisica dei soci. L’appuntamento infatti non è solo un adempimento formale, ma è soprattutto l’occasione per condividere insieme i valori della cooperazione e della partecipazione".
Principale argomento all’ordine del giorno è stato l’approvazione del bilancio 2020, che si è chiuso con circa 1,2 milioni di euro di utile netto.
Un dato saliente è la crescita importante della raccolta complessiva (diretta e indiretta), che si attesta a 671,8 milioni di euro (+10,3% rispetto al 2019). In particolare, la raccolta diretta segna un +11,5% che testimonia la fiducia che i risparmiatori accordano all’istituto anghiarese.
In riduzione gli impieghi lordi a clientela, passati da 379,2 milioni di fine 2019 a 369,7 milioni (-2,5%), per effetto della cessione delle sofferenze, realizzata lo scorso novembre, per euro 21,4 milioni, che ha portato ad una riduzione dei crediti deteriorati da 63,9 a 45,1 milioni di euro (-18,8 milioni, pari a -29,4%).
I fondi propri della Banca al 31 dicembre 2020 sono pari a 51,4 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni di euro (+5,5%).
La solidità patrimoniale della Banca è confermata dalla dinamica positiva dei principali indici: il Cet1 capital ratio, il TIER 1 capital ratio e il Total capital ratio sono pari rispettivamente a 13,83%, 13,83%, 15,89%, ben superiori rispetto ai limiti previsti dalla normativa di vigilanza.
Numeri che vanno letti – questi – anche congiuntamente ad altri dati che hanno caratterizzato l’esercizio 2020 della Banca: le 856 sospensioni di mutui in essere accordate e i 29,4 milioni di finanziamenti a tassi agevolati con garanzia statale, complessivamente concessi a 1.042 aziende del territorio a seguito del decreto Cura Italia.
Ciò significa che nell’annus horribilis in cui è esplosa la crisi pandemica, l’istituto di credito è rimasto fedele al suo ruolo di Banca del territorio, attenta ai bisogni concreti dei propri soci e clienti, e non ha mancato di sostenere famiglie e imprese, duramente colpite dalle restrizioni e dalle difficoltà economiche.
Dopo l’approvazione del bilancio e la distribuzione dell’utile, l’assemblea ha approvato le politiche di remunerazione e incentivazione per l’anno 2021, nonché il nuovo Regolamento assembleare ed elettorale.
"La nostra Banca – termina il direttore generale Fabio Pecorari – continua a garantire supporto alle categorie più colpite dalla crisi e al tempo stesso guarda avanti, programmando le strategie e le iniziative concrete per porre le basi della futura ripresa, che auspichiamo possa essere continua e duratura. Noi ci saremo, come sempre, per accompagnare imprese e famiglie con gli strumenti più idonei e garantire il pieno recupero di tutte le potenzialità di sviluppo che il nostro territorio possiede".
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