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Attualità mercoledì 10 febbraio 2021 ore 09:00

Abbandono scolastico, Arezzo maglia nera

Importante l'impegno di Oxfam contro la dispersione aggravata ulteriormente dalla pandemia. Progetti e sostegno a ragazzi e famiglie



AREZZO — Il Covid è entrato come uno tsunami nelle aule e tra i banchi, sconvolgendo tutti gli equilibri. Per questo Oxfam si è messa al fianco di oltre 500 studenti stranieri e italiani della provincia di Arezzo a rischio di abbandono e dispersione scolastica, impegnati in un lento ritorno alla normalità.

Numerose le attività messe in campo in 5 scuole aretine e rivolte all’aiuto nella didattica a distanza, al sostegno all’apprendimento dell’italiano, alla preparazione degli esami di scuola media e molto altro. Anche attraverso i progetti “Bella Presenza” e “Mentori per la resilienza, selezionati da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Tra le scuole coinvolte: gli istituti comprensivi Margaritone, Severi, IV Novembre e di Castiglion Fiorentino, il liceo scientifico F. Redi e l’ITIS Galileo Galilei.

Il tutto nel contesto della provincia di Arezzo, dove il tasso di dispersione scolastica pari al 21%, resta il più alto in Toscana. Una situazione aggravata dall’aumento esponenziale del numero di minori che nel 2020, a causa della pandemia, si sono ritrovati in povertà assoluta o relativa: in Toscana sono tra il 7 e l’8% del totale, mentre a livello nazionale erano già oltre 3,3 milioni prima dello scoppio dell’emergenza Covid e stanno continuando ad aumentare.

“Con la pandemia la situazione sociale, economica e culturale dei minorenni è nettamente peggiorata, le disuguaglianze e i divari che sono alla base della povertà educativa si sono acuiti spiega Lorenzo Luatti ricercatore e formatore per Oxfam Italia dei programmi di contrasto alla povertà educativa. - Con il lavoro iniziato dal primo lockdown stiamo osservando come sono sempre di più i minori, anche in provincia di Arezzo, che letteralmente non possono seguire le lezioni a distanza, per la mancanza di tablet e pc o che non riescono ad essere seguiti con percorsi didattici mirati a compensare la mancanza parziale o totale di lezioni in presenza. Ragazzi che rischiano di non essere preparati per gli esami finali dei diversi cicli di scuola, di passare da un anno scolastico all’altro senza le competenze necessarie o che semplicemente rischiano di scomparire dal sistema scolastico, come nel caso di tanti minori stranieri”.

Ed è proprio per rispondere ad una situazione che rischia di peggiorare ancora di mese in mese, che Oxfam sta avviando una serie di nuovi interventi o intensificando quelli già avviati nei primi difficilissimi mesi del nuovo anno scolastico, in collaborazione con il Comune di Arezzo, il Comune di Castiglion Fiorentino, la Fraternita dei Laici, Progetto 5 e I Care.

Dall'inizio della pandemia ad oggi, Oxfam ha seguito circa 170 studenti di origine straniera delle scuole primarie e secondarie di I e II grado e oltre 50 famiglie stranieri che abitano nella provincia di Arezzo.


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