Attualità martedì 08 febbraio 2022 ore 16:00
Addio al pittore Naccari, aretino d'adozione
L'artista, attivo negli anni '70. è stato uno degli esponenti più significativi del neorealismo figurativo. Era nato nel 1935
AREZZO — Ieri, 7 febbraio, se ne è andato Roberto Naccari, una delle espressioni più significative del neorealismo figurativo, attivo dalla fine degli anni Sessanta. Negli ultimi tempi, per motivi di età, aveva abbandonato il pennello e la tavolozza, ma non il suo punto di vista critico sulla realtà.
Roberto Naccari era nato nel 1935 a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, ma ha vissuto gran parte della sua vita e del suo lavoro ad Arezzo.
L’artista ha esplorato gli uomini che partono, quelli che non riescono a partire e quelli, come ci ripropone ogni epoca, che cadono come un trapezista senza rete. Il noto collezionista ed esperto d’arte Guido Galimberti ha detto che la pittura di Naccari “è la faccia spigolosa e dolente di un esodo”.
Ha esposto con mostre personali e collettive d’arte in Italia e all’estero, conseguendo ovunque lusinghieri apprezzamenti di critica e di pubblico. Numerosi i premi ricevuti, fra i quali quello per il dipinto “Esodo” del 1977 che ottenne il Premio Rassegna Primavera al Palais de l’U.N.E.S.C.O.
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