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Attualità mercoledì 10 luglio 2024 ore 15:00

Alta formazione alla scuola di Chirurgia Robotica

Il corso, organizzato dal dr Annino, Direttore Urologia di Arezzo alla Scuola di Robotica di Grosseto. Relatori nazionali e internazionali del settore



AREZZO — Ricostruzione della vescica con la chirurgia robotica dopo l’asportazione dovuta a tumore. È il tema trattato nella prima edizione del Corso di Cistectomia robotica con ricostruzione di neovescica intracorporea che si è tenuto a Grosseto l’1 e 2 luglio scorso presso la Scuola di robotica della Asl Toscana Sud Est diretta dal dr. Andrea Coratti.

Un corso tecnico intensivo di formazione ultraspecialistica organizzato dal dr. Filippo Annino, Direttore f.f. UOC Urologia Ospedale San Donato di Arezzo. Una parte teorica affiancata da quella pratica con esercizi sul robot chirurgico e con la proiezione video degli interventi chirurgici di cistectomia e ricostruzione eseguiti dall’equipe di Urologia del San Donato di Arezzo e da un selezionato pool di docenti di caratura internazionale esperti del tema.

Il corso ha visto la partecipazione di relatori italiani e internazionali e di chirurghi provenienti da varie parti di Italia, arrivati a Grosseto per apprendere le tecniche mininvasive di asportazione e ricostruzione L’ospedale di Arezzo, infatti, è centro di formazione nazionale in questo settore in quanto questo tipo di interventi vengono effettuati fin dal 2011 al San Donato dove, ogni anno, i chirurghi italiani arrivano da varie parti di Italia per apprendere le metodologie innovative eseguite dal dr. Annino.

«Gli interventi di cistectomia, cioè di asportazione della vescica, vengono effettuati quando la vescica è stata compromessa dal tumore oppure quando questo è troppo esteso – spiega il dr. Filippo Annino -. Una volta effettuata l’asportazione si procede, attraverso apposite tecniche di sutura, alla ricostruzione della vescica, ricreata grazie all’impiego di una parte di intestino tenue dello stesso paziente. Una tecnica di ricostruzione che si chiama Bordeaux, dal nome della città francese dove è stata fatta per la prima volta e dove ho appreso l’utilizzo della robotica nel 2006».

«L’impiego della chirurgia robotica - prosegue il dr. Annino che oltre a dirigere l’Urologia del San Donato svolge anche attività di tutoraggio in vari ospedali italiani - permette di avere una migliore qualità di vita e un recupero post-operatorio più breve: il ricovero in ospedale è di circa 5-6 giorni a differenza di un intervento a cielo aperto che comporta un paio di settimane di ricovero. Fra i vantaggi ci sono, inoltre, la riduzione del dolore e del sanguinamento e una diminuzione complessiva delle complicanze».

«Per evitare la cistectomia – aggiunge il dr. Annino - fondamentale è la gestione precoce della malattia nelle fasi iniziali e un attento follow up subito dopo il primo caso. In questo è fondamentale il lavoro svolto quotidianamente dal gruppo uroncologico che nel nostro ospedale vede una realtá estremamente efficiente con un vero lavoro di squadra coordinato dalla Dr.ssa Saba Khorrami ed il Dr. Michele Sisani».

Ad Arezzo, ogni anno, sono 330 gli interventi di chirurgia robotica urologica, di cui circa 60 sono di cistectomia con ricostruzione della vescica, effettuati dall’equipe del dr. Filippo Annino che conta una importante produzione scientifica basata sull’attività di ricerca effettuata ad Arezzo e i cui risultati vengono presentati ai congressi internazionali di settore.

Per questi motivi il San Donato è polo di formazione per i chirurghi nonché di attrazione per pazienti che arrivano da ogni parte di Italia.

Alla due giorni di Grosseto hanno partecipato importanti relatori quali il prof. Thierry Piechaud, responsabile dei corsi urologici presso la Scuola di Laparoscopia e robotica urologica di Strasburgo IRCAD, dove si tengono corsi di formazione, nei quali il dr. Annino è docente dal 2007. Un trait d’union italo francese tra due centri di training chirurgico avanzati. Fra i temi trattati nel corso anche la chirurgia robotica con il metodo “Single Port”, dal nome del nuovo robot che permette, attraverso una unica incisione di 2 centimetri circa di operare nell’addome. Fra i relatori del corso di Grosseto anche il prof. Richard Gaston di Bordeaux oltre al prof. Andrea Minervini (AOU Careggi Firenze) oltre agli interventi,in presenza o in collegamento del dr. Franco Gaboardi (S. Raffaele – Milano), Prof. Luigi Schips e Prof. Martioni (Università di Chieti), la dr.ssa Secco e dr. Galfano (Milano Niguarda), il dr. Crivellaro (da Chicago), Dr. Porreca (Padova IOV), Dr. Bertolo (Università di Verona), Dr.ssa Sighinolfi (S.Paolo – Milano), Dr.ssa Khorrami, Dr.ssa Benedetta, Dr. Verdelli, Dr. Chiaramonti (Arezzo S. Donato).


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