Attualità venerdì 01 agosto 2025 ore 10:00
Alzheimer: un progetto per affrontare l’emergenza

La volontà di creare una rete tra pubblico e privato per affrontare una patologia diffusa e impattante. Il cuore del percorso sarà un convegno
AREZZO — Un convegno per affrontare l’emergenza dell’Alzheimer, per fare rete tra realtà del territorio e per condividere soluzioni concrete a supporto di pazienti e famiglie. Il progetto nasce dalla volontà di Antonio Rauti, consigliere con delega al sociale della Casa di Riposo “Fossombroni”, di gettare le basi per un impegno congiunto di istituzioni, operatori sanitari, caregiver e associazioni con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità su una patologia sempre più diffusa e impattante, arrivando a offrire servizi assistenziali coordinati, continuativi e personalizzati. Il percorso, dal titolo “Alzheimer, vietato abbandonare le famiglie”, prenderà il via con una prima fase di confronto e coordinamento nel mese di agosto, trovando poi il proprio cuore in un pomeriggio di studi, dibattito e progettazione in programma in Sala Rosa alle 18.00 di giovedì 18 settembre, alla vigilia della trentaduesima Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
Il valore del convegno è testimoniato dal coinvolgimento diretto di numerose realtà territoriali quali Comune di Arezzo, AIMA - Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, Casa di Riposo “Fossombroni” e ARET ASP - Associazione Regionale Toscana delle Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona che condivideranno risorse e competenze per far emergere le sfide più urgenti da affrontare e per definire modelli operativi capaci di rispondere in modo concreto ed efficace ai bisogni dei malati. L’Alzheimer è la più comune forma di demenza che conta 700.000 casi solo in Italia e 85.000 in Toscana, configurando una patologia destabilizzante per i pazienti ma anche per i familiari a causa delle situazioni di difficoltà e solitudine nelle diverse fasi della malattia che spaziano dalla diagnosi iniziale fino alla gestione quotidiana della perdita di autonomie. Il confronto permetterà di affrontare questa patologia con una visione integrata e multidisciplinare, con un particolare focus sulle principali emergenze e sfide verso cui rivolgere le attenzioni per trovare soluzioni concrete collegate, ad esempio, alla carenza di posti letto nelle strutture pubbliche, alle scarse risorse a disposizione delle amministrazioni per affrontare il problema e alle dinamiche psicologiche di fronte all’emergere di nuove situazioni di solitudine e fragilità. «È arrivato il momento di rompere il silenzio che spesso circonda questa malattia - commenta Antonio Rauti, - e, soprattutto, di unire realmente le forze per costruire una rete stabile, concreta e umana, capace di fornire risposte vere a chi ogni giorno convive con l’Alzheimer. I numeri testimoniano un’emergenza reale: non possiamo più permettere che le famiglie vengano lasciate sole di fronte a una sfida così complessa, che manchino informazioni e servizi adeguati, che il carico dell’assistenza ricada esclusivamente su chi, spesso senza strumenti né supporto, si prende cura di un proprio caro. Questo percorso vuole essere il primo passo verso un cambiamento strutturale che metta davvero al centro la persona e i suoi bisogni per restituire dignità ai pazienti e sollievo alle famiglie».
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI