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Politica martedì 29 giugno 2021 ore 18:40

Dalla Tari all'opposizione, l'affondo di Palazzo

Simon Pietro Palazzo, capogruppo OraGhinelli

Il capogruppo di OraGhinelli critico con il metodo Arera che ha portato ad un incremento delle tariffe. "Grave l'assenza da parte della minoranza"



AREZZO — La questione delle nuove tariffe Tari è stata al centro del Consiglio comunale. Discussione "monca" in quanto priva dell'apporto della minoranza che ha lasciato l'aula virtuale per protestare contro l'assenza del sindaco dai lavori consiliari. Di questo ne abbiamo parlato abbondantemente negli articolo collegati che riassumo le posizioni della maggioranza e minoranza.

Sull'annoso tema dell'aumento delle tariffe Tari è intervenuto Simon Pietro Palazzo. Il capogruppo Di Ora Ghinelli ha espresso tutte le sue perplessità nei confronti di un sistema di calcolo, il cosiddetto metodo Arera.

“Come avevamo già previsto nel mese di febbraio 2021, l’avvento dell’authority Arera nel calcolo della tariffa ha reso necessaria una profonda riflessione sul tema della gestione dei rifiuti nel Comune di Arezzo. Ben 26 passaggi per determinare una tariffa già potrebbero bastare a definire la complessità della questione e la relativa lontananza da quelle che sono le istanze dei cittadini.

L'aumento del 13% della tariffa non rispecchia un comune senso di soddisfazione per il servizio e possiamo sottolineare che il nuovo metodo di calcolo tariffario non tiene conto della virtuosità dei cittadini che risiedono nel nostro Ato, che è bene ricordare essere il più grande d’Italia, composto da 106 comuni racchiusi in territorio vasto che coinvolge oltre 3 provincie.

La volontà di bocciare la delibera di oggi era forte, non l’abbiamo fatto solo perché altrimenti, a causa della retroattività della stessa norma, avremmo visto imputare i canoni retroattivi nel corrente esercizio creando un aumento insostenibile.

Un Comune non può dentro questo meccanismo fare molto, possiamo solo iniziare a dire basta e lo abbiamo già fatto con l’atto di indirizzo di maggioranza poi risultato ampiamente gradito e seguito anche da altri Comuni.

Non riteniamo che questo Ato sia ottimale, inizieremo una fase di riflessione e azione politica con tutto il centrodestra aretino, coinvolgendo anche la Regione Toscana e i consiglieri regionali aretini eletti al fine di avviare tutte quelle iniziative che potranno portare a una modifica sostanziale dell’Ato e al relativo cambio di passo e magari del gestore del servizio, permettendo una razionalizzazione dei costi, un controllo più vicino e una revisione realistica delle voci di spesa.

La discussione odierna è stata però gravata dall’assenza della minoranza cittadina e maggioranza in Regione, che chiede sempre la presenza agli altri ma scappa quando deve prendere decisioni a favore dei cittadini come su tasse ormai non sostenibili.

Arera, responsabile nel concorrere a individuare il nuovo metodo di tariffazione e autorizzata dal Governo Gentiloni, l’Ato Toscana sud rifiuti nato con l’avallo politico del Pd, denotano l’ennesimo fallimento politico del partito e ratificano le sue gravi responsabilità” - conclude Simon Pietro Palazzo capogruppo di OraGhinelli.


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