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Attualità mercoledì 28 luglio 2021 ore 13:20

"Basta con la Dad, si vaccini sempre più ragazzi"

Il vicesindaco Tanti chiede un'accelerata delle somministrazioni agli studenti auspicando che non si riadottino provvedimenti emergenziali



AREZZO — Siamo quasi ad agosto ed il pensiero inizia ad orientarsi alla riapertura della scuola. Scuola che, nell'ultimo anno, ha fatto malamente i conti con la pandemia e ancora si lecca le ferite. Anzi, guarda con preoccupazione al futuro. Il virus è ancora in giro ed il dibattito sulla situazione è incessante.

Non vorrei confrontarmi ancora una volta con la didattica a distanza. Il Covid ha prodotto risvolti drammatici, economicamente e socialmente insostenibili, ma un occhio di riguardo credo debba essere lanciato sugli effetti subiti dalla generazione scolastica. - interviene proprio sul tema il vice sindaco e assessore Lucia Tanti. - I primi studi cominciano a emergere e concordano su un fatto: un anno e mezzo di Dad ha innescato un processo di impoverimento culturale. Per colpa né degli insegnanti né dei ragazzi: è la ‘dinamica della distanza’ in sé. Credo che le conseguenze, purtroppo, saranno più visibili in futuro: ad esempio, quanto tutto ciò inciderà sul tasso di iscrizione universitaria? E noi, l’Italia, abbiamo bisogno di laureati".

"Ecco perché dobbiamo dare la possibilità ai ragazzi di vaccinarsi in vista della riapertura di settembre. Molti di loro hanno già dimostrato questa volontà e dunque una maturità superiore perfino a certi ‘adulti’. A prescindere dalle scelte del Governo sul green pass per insegnanti, personale scolastico e studenti stessi, consentiamo a questi ultimi di investire sul loro futuro. In ogni senso: formativo e perfino fisico" prosegue ancora assumendo una presa di posizione decisa.

"Tornano allora in evidenza i numeri. Mentre la media nazionale è di 13,80% sul totale di ragazzi tra i 12 e i 19 anni che hanno completato il ciclo vaccinale e del 29% per quelli che hanno ricevuto almeno una dose, in Toscana siamo fermi a poco più della metà per entrambi i dati, rispettivamente 7,42% e 17%. Troppo poco, settembre è vicino e non possiamo farci trovare impreparati. La scuola è tale se si svolge in presenza: renderla sicura necessita di una serie di azioni, in ambiti diversi, dai trasporti all’organizzazione che ogni singolo dirigente vorrà dare al suo istituto. Di sicuro, però, serve che la Regione Toscana si dia una mossa: non sono ovviamente contraria alla Didattica a distanza in termini assoluti ma lo sono quando viene utilizzata in maniera emergenziale" termina il vice sindaco.


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