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Sport sabato 05 dicembre 2020 ore 12:30

Camplone ha qualche dubbio per il Sudtirol

Domani al Comunale arriva la capolista. All'appello mancherà solo Males per problemi alla schiena, ma molti giocatori sono in ritardo di condizione



AREZZO — Mister Camplone ha ancora qualche dubbio sulla formazione da mandare in campo domani contro il Sudtirol. Ne ha parlato nel corso della consueta conferenza stampa in streaming per l'emergenza Covid ancora in corso. Non ha ovviamente fatto nomi o indicato ruoli, ma ha detto chiaramente che scioglierà gli ultimi nodi solo all'ultimo momento. “Dobbiamo sempre valutare sulla base di quello che vediamo in campo, in partita ma soprattutto durante gli allenamenti. In questo periodo abbiamo poco tempo per lavorare sul campo, ma dobbiamo anche preservare i giocatori da infortuni – fa sempre riferimento alla precaria condizione fisica di alcuni calciatori, conseguenza dello stop per il coronavirus – in ogni caso cercheremo il miglior assetto tattico e di far giocare una squadra importante per mettere in difficoltà gli avversari”.

La condizione atletica deficitaria limita anche le possibile scelte. L'allenatore amaranto ne ha parlato anche affrontando la questione dei giocatori indisponibili: “Al momento resta fuori solo Males che ha avuto un problemino alla schiena, tutti gli altri sono tornati a disposizione. Ma non dobbiamo commettere l'errore di pensare che significhi essere pronti a giocare – gli è stato chiesto se Cerci, ad esempio, sia pronto per la partita – Alessio ha lavorato a parte nell'ultima settimana e ora è di nuovo disponibile, ma è impensabile che possa giocare. Se la partita ce lo permetterà cercheremo di fargli fare uno spezzone alla fine per mettergli minutaggio nelle gambe”.

La partita di domani si annuncia difficile sotto tutti i punti di vista. L'Arezzo arriva dall'ennesima sconfitta interna ed ha necessità di mettere fieno in cascina, macinare punti, per tirarsi fuori prima possibile dalle sabbie mobili delle ultime posizioni in classifica. E affronterà una formazione costruita per vincere, con una rosa che per la maggior parte gioca insieme da anni. Una squadra strutturata fisicamente che sa difendere bene proprio grazie al grande affiatamento. “Dovremo rimanere sempre concentrati e mettere più cattiveria agonistica su ogni pallone. Abbiamo dimostrato di essere una squadra viva, abbiamo rimontato molte volte pur andando spesso sotto, ma da quando siamo arrivati abbiamo iniziato a segnare – ha spiegato Camplone – anche se ci preoccupa ancora il dato sui gol subiti, troppi, specialmente da palla inattiva”.

La tendenza di questo primo terzo di stagione si può invertire solo vincendo, come ha spiegato l'allenatore del Cavallino in conferenza stampa. A volte l'Arezzo ha raccolto molto meno di quello che avrebbe meritato, come nell'ultima gara con la Sambenedettese in cui gli amaranto avrebbero meritato il pari, poi sfumato a pochi minuti dalla fine.

Gli è stato chiesto se non si potrebbe pensare alla difesa a tre per limitare il numero di reti subite: “In realtà, se guardiamo con attenzione, notiamo che la maggior parte dei gol li abbiamo subiti sugli sviluppi di palle inattive. Per evitarli non conta tanto il numero di giocatori bloccati nella linea difensiva, quanto saper marcare bene ed essere più cattivi su ogni pallone – ha spiegato Camplone – basta guardare al primo gol subito dell'ultima partita, arrivato sugli sviluppi di un angolo e segnato dal giocatore che l'aveva calciato, cui la palla è tornata nello sviluppo dell'azione. Lo stesso vale per il terzo goal preso mercoledì. Ho l'impressione che loro fossero partiti tutti in fuorigioco sulla punizione, ma con un po' di attenzione e concentrazione in più avremmo potuto evitare il 3-2”.

Camplone ha anche affrontato la questione delle ultime rivoluzioni nell'assetto dirigenziale: “La società ci è vicina e ci ha spiegato le motivazioni per quanto avvenuto in settimana. A noi la cosa non deve riguardare, perché la squadra lavora in un canale separato dal resto dell'attività. E questa si sta dimostrando una società seria e trasparente. Mantengono le promesse fatte e ci rendono partecipi, non potremmo essere in una situazione migliore da questo punto di vista”.

Giulio Cirinei
© Riproduzione riservata


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