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Attualità giovedì 19 marzo 2015 ore 10:55

​Arezzo capoluogo della lotta alle discriminazioni

800 studenti allo spettacolo sui temi del razzismo, bullismo, omofobia e parità di genere del progetto "Pari o Dispari" finanziato dal Comune



AREZZO — Lo spettacolo si svolgerà venerdì 20 marzo a partire dalle 8.30 al teatro Mecenat. Si tratta dell' evento finale dell'omonimo progetto ideato dall'associazione "I teatri dell'invasione". Un lavoro che durante l'anno scolastico ha visto al centro gli studenti dell'istituto comprensivo "Piero della Francesca", grazie all'insegnamento da parte di professionisti del settore di nozioni di cinema e teatro, con sceneggiature su temi di bullismo, razzismo, parità di genere, omofobia. 

Teatro e cabaret, ma soprattutto video, un "sondaggio ballato", momenti megafono, selfie e interviste, tutto condito da tanta ironia sono il cuore della lezione-spettacolo alla quale parteciperanno, in due turni, 800 studenti del Piero della Francesca. L'evento finale è concepito per presentare alcuni dei video realizzati dagli studenti con il loro stesso cellulare, lo strumento tecnologico che tanto amano.
"Siamo felici che Arezzo sia in prima linea nella lotta contro ogni discriminazione, che sia commessa nei confronti di persone di sesso, razza, o orientamento sessuale diverso - commenta l'assessore alle politiche giovanili del Comune di Arezzo Francesco Romizi - un compito importante che ha un'amministrazione è proprio quello di formare nuove generazioni consapevoli, oltre che garantire a tutti il massimo dell'inclusione sociale. Noi abbiamo scelto di farlo attraverso un metodo pedagogico nuovo e brillante".
Il progetto, infatti, ha sposato un sistema di insegnamento per catturare le simpatie dei ragazzi delle scuole superiori, con l'obiettivo di sensibilizzarli su questi temi. Le tecnologie - smartphone, internet e social network - insieme al registro ironico, creano un mix esplosivo che porta innovazione, divertimento ed educazione sul palco.


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