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Politica mercoledì 24 febbraio 2021 ore 07:25

"Chiassai orgogliosa di rappresentare i territori"

Replica dei Consiglieri di maggioranza all'attacco del Pd alla presidente della Provincia e sindaco di Montevarchi



AREZZO — Botta, risposta e affondo. Lunedì Il Pd aveva incalzato la presidente Silvia Chiassai sostenendo di "mischiare" troppo spesso il ruolo in Provincia con quello in Comune, ieri la replica del commissario della Lega e oggi la pronta risposta dei Consiglieri di maggioranza.

A tal proposito gli esponenti della maggioranza rispondono punto per punto alle interrogazioni presentate dal Pd.

In merito alla questione dei 678 purificatori i Consiglieri provinciali di maggioranza sostengono che la gara è stata indetta e poi ritirata in via cautelare per ulteriori accertamenti scientifici in materia pandemica e delle varianti Covid recentemente riscontrate.
"L’opposizione dovrebbe apprezzare che, soprattutto per quanto concerne la salute dei nostri ragazzi, la gara sia stata condotta in modo serio e ponderato, ricordando loro che la tutela della stessa viene prima del risultato a tutti i costi. Ci preme rassicurali che questa Amministrazione sta lavorando seriamente valutando tutte le migliori soluzioni possibili" - affermano in una nota i Consiglieri provinciali di maggioranza. Vogliamo anche informarli, in quanto dimostrano di essere in confusione, che per quanto riguarda il Comune di Montevarchi, i prodotti sono stati già acquistati, sia con i fondi messi a disposizione per fronteggiare l’emergenza Covid, sia grazie alla straordinaria iniziativa di solidarietà di alcune aziende e della nostra comunità che, attraverso il Fondo emergenza Coronavirus, si sono generosamente attivati per la realizzazione di un progetto unico nel suo genere".

L'altro tema in questione era l'annullamento di un concorso per un addetto al Ced e le preoccupazioni per il futuro della relativa struttura all'interno della Provincia.
"Quando non si sanno le questioni, non le si vogliono sapere, oppure non ci si adopera neppure per saperle, si dovrebbe avere perlomeno il buon senso di tacere. Credo che questi consiglieri non abbiano mai applicato il concetto di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, avendo provveduto con quella decisione solo alla valorizzazione della società in house Artel che con le precedenti amministrazioni, questo dovrebbero saperlo bene, aveva generato solo un costo per la Provincia".

In merito al concorso di dirigente tecnico in Provincia i Consiglieri del Pd avevano ventilato dubbi di "conflitti d'interesse" tra la Commissione giudicante ed i candidati. A tal proposito gli esponenti di maggioranza rispondono che "questi presunti conflitti sono presenti soltanto nella loro immaginazione, perché come ricorda lo stesso Consiglio di Stato, i rapporti personali di colleganza tra alcuni componenti della Commissione e determinati candidati non configurano un vizio della composizione della Commissione stessa, poiché le cause di incompatibilità sono solo quelle previste dall'art. 51 c.p.c. insuscettibili di estensione analogica. Aspetto questo che è stato pure evidenziato anche dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, nella recente delibera del 15 gennaio 2020 che ha chiuso definitivamente la questione". 

Sulla questione dell’incarico fiduciario dato a Mauro Mancini Proietti i Consiglieri provinciali di maggioranza vanno giù duro. "Cominciamo davvero a dubitare che più che le due lauree, i due master universitari, l’abilitazione forense, l’insegnamento nelle università di Siena e Firenze, la docenza e le pubblicazioni, a preoccupare sia davvero il suo passato di vice Questore e la sua propensione a perseguire gli illeciti".

Insomma, per i Consiglieri provinciali di maggioranza si tratta di un attacco pretestuoso alla presidente Chiassai in vista anche delle prossime scadenze elettorali.
"Ci sembra - si lege ancora nella nota - che si faccia di tutto per parlare del niente, evitando invece di intervenire sui problemi seri che interessano il territorio. Ci dicano i consiglieri del P cosa ne pensano dello sfruttamento intensivo del Valdarno che sta lottando contro un ulteriore ampliamento della discarica di Podere Rota funzionale a smaltire i rifiuti di Firenze, mentre lo stesso gestore Sei Toscana sta bloccando l’efficientamento di San Zeno per impedire alla nostra Provincia di raggiungere un’autosufficienza sui rifiuti con la garanzia del contenimento dei costi, delle tariffe e del rispetto dell’ambiente. Parlino di questo, invece di starsene come il loro partito a livello regionale e provinciale in un silenzio tombale. Non si preoccupino quindi di un sindaco e di un presidente della Provincia che invece di parlare, agisce concretamente, sapendo distinguere la fascia azzurra da quella tricolore, a discapito della sciagurata legge del Rio, voluta dal Pd, che ha voluto due lavori e un doppio ruolo in una sola persona.


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