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Attualità venerdì 23 giugno 2017 ore 14:34

“Arezzo città sicura non è un semplice slogan”

Tanti: “Sicurezza e decoro per noi sono essenziali e anche grazie all’occhio dei commercianti potremo concorrere alla costruzione di una città senza zone d’ombra”



AREZZO — Sono in distribuzione 300 rilevazioni preparati dall’assessorato alle politiche sociali e distribuiti da giovani unità di strada incaricati dal Comune. La raccolta dati, sulla percezione di decoro e sicurezza sociale indotta dalla presenza di immigrati e senza fissa dimora, interessa i commercianti di via Roma, via Crispi, via Guido Monaco, via Madonna del Prato, Corso Italia, via Lorenzetti, via Bartolomeo della Gatta, via Nicola Pisano, via Cellini, via Giotto.

“Arezzo città sicura e coesa non è un semplice slogan – sottolinea l’assessore Lucia Tanti – ma un modo di agire dell’amministrazione. L’alleanza che stringiamo questa volta è con i commercianti. Abbiamo innanzitutto individuato le aree dove sono state segnalate presenze critiche nel corso della giornata e ci siamo accorti che corrispondevano al cuore della città. Dopo di che ci siamo preoccupati di acquisire il giudizio dei commercianti perché sono le sentinelle e le telecamere attive del territorio, un presidio fondamentale per la vivibilità e la vivacità di un centro che deve essere tenuto nelle giuste condizioni di decoro. La risposta finora è stata ottima, nessuno ha rifiutato di collaborare nella stesura di una risposta comune. Non intendiamo criminalizzare nessuno ma la risposta alla accoglienza di chi è nel disagio passa solo dal rispetto delle regole e dal decoro complessivo come punto fermo. Su questo l’alleanza fra tutti è fondamentale. I commercianti hanno diritto di avere non solo risposte di legalità ma anche ascolto quando percepiscono criticità attorno al loro luogo di lavoro che è sacro e va tutelato.

Sicurezza e decoro, dunque, per noi sono essenziali e anche grazie all’occhio dei commercianti potremo concorrere alla costruzione di una città senza zone d’ombra a tutela del principio di coesione sociale che mette al centro tutti i cittadini a partire da chi con il lavoro concorre al benessere di Arezzo e, in definitiva, grazie alla leva fiscale, a sostenere anche le finanze e i servizi comunali. Le risposte che ci verranno fornite condizioneranno le azioni che adotteremo”.


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