Politica sabato 06 marzo 2021 ore 12:17
Coingas, FdI: "No a parte civile, sì ad altre strade"
Il coordinatore regionale Rossi e il presidente provinciale Lucacci lanciano la proposta di compattare i sindaci verso una soluzione più utile a tutti
AREZZO — Questione Coingas, la partita è ancora aperta. O meglio la polemica non cessa. Il Comune di Arezzo, socio di riferimento della holding dell'energia, ha optato per non cistituirsi parte civile all'udienza preliminare del 23 marzo mentre le opposizioni hanno richiesto un Consiglio comunale dedicato ad affrontare questo argomento.
Insomma un modo per continuare a litigare visto che la maggioranza a Palazzo Cavallo ha avvallato la decisione comunicata dallo stesso vicesindaco in sede di Assemblea di Coingas.
Sul tema entra con determinazione Fratelli d'Italia e lo fa attraverso il coordinatore regionale Rossi e il presidente provinciale Lucacci.
Quest'ultimo, tra le altre cose, svolge anche l'attività di avvocato.
"Il comune di Arezzo non si costituirà parte civile nel procedimento Coingas perché tale posizione non convince e sopratutto non tutela i Comuni - si legge nella nota di FdI. Confermiamo anche noi la valutazione già espressa in sede di assemblea Coingas e cioè che la costituzione di parte civile sia una forzatura inutile che trascina gli enti locali dentro un procedimento penale accanto alla pubblica accusa cosi' da condividerne pregiudizialmente le tesi.
Il giusto obiettivo è tutelare realmente Coingas e quindi i comuni soci e le comunità da essi rappresentati, allora c'è una sola strada, la più semplice e la più rapida: l'azione civile nei confronti di chi ha realmente causato danni a Coingas.
La strada penale, come tutti sanno, è lunga e tortuosa e decidere di avviare un'azione civile solo al termine di essa, vuol dire mettere in discussione quella stessa tutela che il Pd e i sindaci di centro sinistra affermano di voler garantire. Avviare subito un'azione civile è la soluzione migliore per garantire Comuni e cittadini.
A tal proposito Fratelli d'Italia invita il centro destra e tutti i Comuni soci di Coingas a ricompattarsi su questa proposta per giungere ad una soluzione unitaria.
"Siamo garantisti e quindi il processo penale deve essere libero da pressioni di natura politica - concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia. Siamo anche dalla parte delle istituzioni e dei cittadini e quindi la tutela di un loro strumento, qual'é Coingas, deve essere esercitata nella forma migliore che, in questo caso, è l'azione civile".
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