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Giostra Saracino domenica 05 settembre 2021 ore 19:20

Colcitrone apre e chiude la Giostra

Rauco, primo cavaliere rosso-verde, colpisce il 4 e spezza la lancia. A poco valgono i 10 punti di Santo Spirito. Vedovini disarmato dal Buratto



AREZZO — C Come Colcitrone. Porta Crucifera vince la sua 38esima Lancia e torna in testa all'Albo d'Oro. 

Andando ad analizzare la Giostra non possiamo che partire dal fattore C.
Adalberto Rauco, primo giostratore a scendere sulla lizza, corre una carriera modesta, finisce sul 4 ma spezza la lancia. Punteggio raddoppiato e tanti saluti a tutti. Porta Crucifera, di fatto, apre e chiude la Giostra in un colpo solo, tanto che Vanneschi, secondo cavaliere rossoverde mira e colpisce un 3 che basta per andare a 11Come sanno bene gli aretini non serve abilità nello spezzare la lancia ma solo una mano appoggiata sulla testa dalla Dea Bendata

Continuando questa analisi in base alla lettera C, dobbiamo anche dire che Ci voleva. La festa di popolo per eccellenza è tornata e gli aretini hanno potuto immergersi nuovamente in quel "clima Giostra" sospirato da troppo tempo. Ad onor del vero la Piazza è stata un po' freddina. La mancanza del pubblico in piedi, quello formato da tanti giovani quartieristi "sfegatati", è mancato e così non c'è stato quel calore tipico. Dalla Tribuna, nei "momenti morti", si riusciva a capire nitidamente le "chiacchiere" dei figuranti in Piazza, fatto mai accaduto nella lunga storia del Saracino.

Ma a scaldare l'ambiente ci hanno pensato i figuranti, tanto da meritarsi una citazione in questa disamina incentrata su una lettera. 
C come caos, quello che c'è stato all'inizio delle seconde carriere. I figuranti di Colcitrone sono venuti in contatto con quelli di Sant'Andrea per poi coinvolgere in qualche modo anche Santo Spirito. Risultato: un brutto spettacolo che ha visto ben 7 espulsi e tra questi anche il Maestro d'Armi di Porta Crucifera.  

Ma C vuol dire anche centro. Meglio sarebbe parlare al plurale visto che tanto Santo Spirito quanto Porta Sant'Andrea colpiscono il pomodoro con entrambi i giostratori. Partiamo subito con i cavalieri della Colombina. Scortecci, probabilmente ad oggi il più forte giostratore della Piazza, esegue una carriera a dir poco perfetta centrando il bersaglio più importante con una naturalezza impressionante. Anche Cicerchia marca 5 punti ma, volendo guardare il pelo nell'ovo, con meno classe e con più "difficoltà" del compagno di Quartiere.

Poi ci sono i bianco-verdi. Marmorini dimostra quel salto in avanti che mancava. In sella ad un ottimo cavallo prepara, imposta e conclude sul 5 una bellissima carriera. Su Vedovini diciamo subito che Ci dispiace. Sì, perché alla sua ultima Giostra esce dalla lizza con Zero punti.  Il veterano della Piazza colpisce il centro ma entra troppo sotto il Buratto che lo disarma. Lancia a terra e punteggio azzerato. 

Ma C anche come c'è tanto da lavorare. Questo è quanto devono fare i giostratori di Porta del Foro, obiettivamente troppo indietro rispetto a tutti gli altri. In una Giostra ormai segnata hanno corso due carriere mediocri, senza mai avvicinarsi al centro.

Insomma, torna la Giostra del Saracino e come sempre regala emozioni uniche agli aretini. Colcitrone, con solo due carriere, vince la sua 38esima Lancia d'Oro e torna a guardare tutti dall'alto al basso.

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


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