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Politica giovedì 26 ottobre 2023 ore 13:00
Consiglio Comunale, ecco le interrogazioni
Votato anche l’atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia sulle telecamere da implementare in alcune aree del centro storico
AREZZO — La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Roberto Cucciniello sui lavori ai giardini Porcinai in piazza della Repubblica. “Tale intervento è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, è finanziato dal 2022 ed è diventato indispensabile per varie ragioni, tra le quali criticità legate alla sicurezza e al degrado e utilizzo dello spazio e di quelli limitrofi da parte di mezzi di trasporto, anche pesanti, durante varie manifestazioni commerciali, fattispecie che comporta inevitabile usura delle superfici. Credo altresì che il periodo migliore per i lavori sia quello che intercorre tra novembre e la prossima primavera ed è proprio in merito alle tempistiche che chiedo chiarimenti in merito”.
L’assessore Alessandro Casi ha chiarito che l’intervento prevede “sistemazioni e riqualificazione di aiuole e marciapiedi in modo tale da riportare l’area alla sua identità originaria e un’attenzione specifica all’illuminazione. Il progetto definitivo è della primavera 2023, con tanto di placet della Soprintendenza, con la quale ho privilegiato un percorso condiviso. La Soprintendenza stessa ha subordinato il suddetto placet ad alcune prescrizioni. Stiamo portando avanti ulteriori approfondimenti tecnici in vista del progetto esecutivo che intendiamo approvare entro novembre. Dopo di che, verrà bandita l’assegnazione dei lavori che dovrebbero di conseguenza cominciare ad aprile del prossimo anno: verrà previsto nel cronoprogramma che siano portati avanti in base alle manifestazioni che vi si svolgono, tra cui le due giostre del saracino che interessano il quartiere”.
Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sulle tempistiche relative all’iter di risoluzione del contratto per la realizzazione della nuova sede della PM, in virtù anche della particolare natura del rapporto giuridico tra amministrazione pubblica e impresa coinvolta.
L’assessore Marco Sacchetti: “la risoluzione del contratto è già avvenuta. Questo sta generando una copiosa corrispondenza legata al procedimento di escussione. Da un punto di vista giuridico, l’immobile attualmente non è un cantiere né di proprietà e nella disponibilità dell’amministrazione comunale, aspetti che configurano un problema nel problema. Mi dicono che l’area è di nuovo abbandonata per cui compiremo sopralluoghi propedeutici all’emissione di eventuali ordinanze per impedire che le criticità comportino degrado e pericoli. La cosa più naturale sarebbe ovviamente riacquisire l’edificio e portare a compimento il progetto”.
Ancora Alessandro Caneschi ha chiesto perché sono stati tolti i dossi deceleranti in via Tortaia e se questa strada sarà dotata di pista ciclabile con conseguente chiusura al traffico del sottopasso che collega la zona Tortaia con il villaggio Colombo.
“I dossi – ha specificato l’assessore Alessandro Casi – sono stati tolti perché deteriorati e dunque pericolosi per i mezzi. Dovranno essere sostituiti. Il progetto di pista ciclabile è in fase avanzata, collegherà quelle esistenti di via Alfieri e di via del Vingone. Il sottopasso non verrà interdetto alla circolazione veicolare”.
Giovanni Donati ha chiesto se gli annunciati lavori alle case popolari che utilizzavano il bonus 110 per cento saranno comunque realizzati viste le novità intervenute a livello nazionale. “La misura come noto ha sollevato molte critiche ma chi ha saputo sfruttare il momento, per fabbricati che si trovano in pessimo stato di conservazione, avrà a disposizione nei prossimi anni edifici con maggiore efficienza energetica e strutturale. Gli interventi sono stati annunciati quasi un anno fa, a dicembre 2022 e comportavano l’investimento di 12 milioni di euro. Nulla abbiamo visto finora, se non la perdita di un’occasione irripetibile”.
L’assessore Monica Manneschi ha chiarito che “a dicembre 2022 era stato annunciato un pacchetto d’interventi frutto di un accordo tra Comune e Arezzo Casa, con un investimento importante del Comune stesso di circa 2 milioni di euro, messo in campo proprio per permettere ai lavori del 110 di partire. A gennaio 2023 è stato aperto il bando che purtroppo è andato deserto e non è stato dunque sfruttato dall’imprenditoria locale e nazionale. Anche Firenze ha conosciuto la stessa esperienza e potrei fare altri esempi in Italia. Con soddisfazione però voglio dire che nonostante il bonus non abbia avuto compimento, questa amministrazione, che ha a cuore il patrimonio immobiliare pubblico e i cittadini che vi abitano, ha deciso di non disperdere i circa 2 milioni di euro a cui ho accennato, utilizzandoli per la riqualificazione di questo patrimonio, in particolare di 70 appartamenti della zona Tortaia e di via Alfieri caratterizzati da una copertura piana che inevitabilmente comporta infiltrazioni nelle stanze sottostanti. Nel frattempo in via Darwin è stato rimosso l’amianto e sono state coibentate le facciate mentre abbiamo privilegiato, rispetto a Indicatore, altri fabbricati, come quelli di via Funghini, che necessitano di più immediata manutenzione”.
Ancora Giovanni Donati ha chiesto delucidazioni sul destino di alcuni ponti che permettono il superamento di alcuni torrenti sparsi nel territorio comunale. “Sono previste demolizioni nei prossimi mesi soprattutto di passaggi in strade vicinali che comporterebbero difficoltà a chi abita nelle case servite. Tali strade saranno poi adeguate? È previsto il rifacimento di questi ponti”?
L’assessore Alessandro Casi: “la situazione attuale che registriamo per molti ponti non è più compatibile con le normative attuali. E si parla di un numero importante, almeno qualche decina. Abbiamo avviato un iter con il genio civile per stabilire una scala di priorità e un calendario di interventi. Non possiamo certo partire dalla sorgente alla foce di ogni torrente e buttare giù tutto quanto troviamo. Ed è ovviamente necessario procedere prefigurando soluzioni di viabilità alternativa che permettano ai cittadini di arrivare alle loro case”.
Sempre Giovanni Donati ha posto l’attenzione sui criteri con i quali sono state imposte le opere alle associazioni sportive dilettantistiche che poi partecipano agli avvisi pubblici di riqualificazione e gestione degli impianti sportivi. “Noto alcune voci di spesa contraddittorie, sugli accatastamenti o sugli impianti e il loro adeguamento, perciò chiediamo da quali calcoli scaturiscono le cifre che compaiono nei bandi e che assumono carattere di obbligatorietà”.
“Oltre ad aspetti normativi nazionali e regionali – ha sottolineato l’assessore Federico Scapecchi – rispetto ai quali non possiamo prescindere, le cifre che sono ‘proposte’ nei bandi, non ‘imposte’, sono stabilite prendendo come riferimento la spesa per opere omologhe già realizzate in altri impianti, preventivi di ditte specializzate, prezziari regionali, per mantenersi comunque il più possibile in linea con i prezzi di mercato. La verifica dell’esecuzione dei progetti è di carattere documentale e va dall’acquisizione di fatture, verifiche degli impianti e accatastamento finale”.
Alessandro Caneschi ha chiesto chiarimenti sul parco di via Giovanni Acuto: “la conclusione dei lavori è stata più volte posticipata, nel frattempo è andata deserta la gara per individuare il gestore delle strutture che vi insistono. Le domande dunque sono: quando saranno consegnati i lavori e a chi verrà affidata la gestione”?
L’assessore Alessandro Casi: “la chiusura del cantiere è fissata al 30 novembre 2023, in effetti sono emersi alcuni problemi rispetto al primo cronoprogramma che ci hanno portato a rimodulare la scadenza. I lavori sono stati inoltre oggetto di aggiustamenti come quello sul posizionamento di un campo da calcetto. Adesso procediamo con la sistemazione dell’area verde e con l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il gestore dovrà assumere l’impegno di portare avanti l’attività del bar e dei campi da calcetto, tutto il resto delle superfici sportive e ludiche avrà ovviamente libero accesso. Analogamente a tutti i parchi comunali, anche questo rispetterà un orario di apertura e chiusura”.
Al termine delle interrogazioni, il Consiglio Comunale ha approvato con 21 voti favorevoli e 4 astenuti l’atto d’indirizzo di Fratelli d’Italia sull’aumento dell’illuminazione in alcune zone del centro storico, già discusso nell’ultima seduta. Del contenuto dell’atto e del dibattito era stata data notizia il 19 ottobre con uno specifico comunicato consultabile anche al link https://www.comune.arezzo.it/notizie/consiglio-comunale-2023-atto-indirizzo-fratelli-ditalia-sullimplementazione-delle-telecamere
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