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Politica giovedì 30 ottobre 2025 ore 13:04

Consiglio comunale in aula: le interrogazioni

La seduta del Consiglio comunale si è aperta con le interrogazioni. Tra queste la raccolta dei rifiuti e l'installazione delle 33 nuove telecamere



AREZZO — La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Mattia Delfini sull’installazione delle 33 nuove telecamere per la lettura delle targhe delle auto in punti strategici del territorio. “Tali dispositivi di sicurezza riguarderanno varie frazioni: chiedo se esiste un cronoprogramma e una previsione per il completamento dei lavori”. L’assessore Alessandro Casi ha ricordato che “si concluderà a breve la procedura di gara per l’affidamento dei lavori, che cominceranno a fine novembre”.

Anche Marco Donati ha chiesto chiarimenti sui tempi di uno specifico progetto, quello di riqualificazione dell’area adibita a parcheggio tra via Bernardo Rossellino e via Leone Leoni e l’assessore Alessandro Casi ha replicato che “la conclusione è prevista per la primavera del 2025”.

Andrea Gallorini ha chiesto quali siano le azioni per potenziare la sicurezza stradale nelle frazioni a sud del territorio comunale, partendo dagli ultimi fatti di cronaca accaduti a Rigutino. “La strada regionale richiede dissuasori luminosi, segnaletica ben evidente, soprattutto all’altezza degli attraversamenti pedonali e presenza programmata della PM. Verranno messi effettivamente in esercizio l’autovelox a Vitiano e un sistema tutor, per lo meno in forma sperimentale? Un bando della Regione Toscana prevede finanziamenti per lavori di messa in sicurezza proprio della strada in questione. Il Comune ha partecipato?”

Michele Menchetti ha chiesto se siano in programma un nuovo studio epidemiologico e un’analisi accurata delle falde acquifere nella zona di San Zeno, alla luce “dell’ampliamento dell’impianto di termovalorizzazione che ha avuto l’ok della Regione Toscana e permetterà di trattare fino a 120.000 tonnellate annue. Di fatto aumenteranno l’impatto dell’incenerimento sulla popolazione interessata, nonostante i nuovi sistemi di filtraggio tanto sbandierati, e i rischi per la salute. Ho inoltre il sospetto che ci sarà movimentazione mezzi con rifiuti da smaltire a San Zeno ma provenienti da altri territori”.

Per l’assessore Marco Sacchetti “i risultati raggiunti con la raccolta differenziata e sull’efficienza dell’impianto di San Zeno, basati non su narrazioni anacronistiche ma su lavori a una centrale integrale di recupero che ha creato ricchezza e sicurezza per i prossimi decenni, sono tra i più importanti del mandato. Non ci sono le problematiche evidenziate dall’interrogazione: anche per il trattamento dei fumi abbiamo un impianto all’avanguardia che ci invidiano in tutta Italia. Nulla in contrario a un nuovo studio ma non può essere l’ente locale ad attivarlo. Ci sono infatti i soggetti competenti: noi, se del caso, parteciperemo. Peraltro, trovo sempre paradossale la facilità con cui si lanciano accuse a un impianto pubblico mentre abbiamo un contesto con tante altre realtà produttive”.

“Ulteriore paradosso – ha aggiunto il sindaco Alessandro Ghinelli – è che il presidente Eugenio Giani ha firmato l’ampliamento dell’impianto di San Zeno prima di formare la nuova giunta con probabili rappresentanti dei Cinque Stelle e della sinistra estrema. Partiti con i quali ha invece sottoscritto un accordo che prevede nei prossimi cinque anni chiusure d’impianti e discariche per incentivare al massimo la raccolta differenziata. Giani ha dato corso all’approvazione di un atto che ci dà la possibilità di avere un impianto integrale all’avanguardia, e di questo lo ringrazio, ma allo stesso tempo la domanda sorge spontanea: avrebbe potuto farlo con in giunta i Cinque Stelle? E come si comporterà adesso?”

Giovanni Donati ha chiesto chiarimenti sulle problematiche emerse nella progettazione della passerella ciclopedonale al Bagnoro. “Il contributo della Regione Toscana verrà perso?”

Alessandro Casi ha ribadito che è stato modificato l’intervento regionale, evidentemente propedeutico, relativo al primo lotto di lavori, appena iniziati e di cui non vediamo l’orizzonte di realizzazione. Il contributo di 50.000 euro è stato invece deviato sulla passerella di Rigutino, una proposta che la Regione ha accolto”.

Valentina Sileno ha chiesto chiarimenti sulle risorse ministeriali previste per la strada comunale in località Pieve a Ranco. “Non compaiono nella variazione al piano delle opere pubbliche odierna”.

“Tali risorse – ha ricordato l’assessore Alessandro Casi – non sono inserite nel piano triennale perché sono ‘sotto soglia’, implicando una spesa inferiore ai 150.000 euro. Ecco il motivo per cui non compaiono. Tuttavia sono destinate a quella strada e contiamo di eseguire le opere entro l’anno”.

Mattia Delfini ha chiesto chiarimenti sul centro di aggregazione di Quarata: “in che modo s’intende intervenire sulle criticità dell’edificio e in che tempi, soprattutto a seguito di un’infiltrazione d’acqua nel soffitto causata dall’erosione e dal deterioramento della pavimentazione del terrazzo che si trova sul tetto”.

L’assessore Alessandro Casi ha replicato che “in variazione di bilancio verranno inseriti 40.000 euro per interventi nei vari Cas, tra cui quello di Quarata: lavoro che contiamo di realizzare entro l’anno”.

Egiziano Andreani ha chiesto chiarimenti sul trasferimento del Museo dei mezzi di comunicazione nell’eventuale nuova sede dell’ex palazzo della banca d’Italia in via Cesalpino. “Un museo unico in Italia, che propone un excursus storico-culturale che si avvale di collaborazioni di livello internazionale. La soluzione che riporto nell’interrogazione è già stata oggetto di uno studio di fattibilità del 2023, se attuata permetterebbe anche una fruizione più ampia dello stesso auditorium Montetini, attualmente a disposizione del museo”.

L’assessore Alessandro Casi: “ci siamo confrontati più volte con la Regione Toscana proprio sulla collocazione del museo in via Cesalpino, ci sono stati un incontro nell’estate del 2024 e una nostra stima sui lavori pari a 8 milioni di euro, cifra per la quale abbiamo chiesto un contributo. Dopo di che abbiamo inviato i progetti in Regione, li abbiamo sollecitati dopo un silenzio durato mesi, ci è stato detto che se ne sarebbe riparlato dopo le elezioni. Ora siamo arrivati a questo punto, speriamo finalmente di essere presi in considerazione”.

Due le interrogazioni sul forno crematorio, di Alessandro Caneschi e di Michele Menchetti, con la sottolineatura dei disagi per le famiglie che si devono rivolgere ad altre strutture, con aggravio economico, per il mancato funzionamento e le continue interruzioni del servizio.

L’assessore Alberto Merelli: “essendo ormai vetusto, l’impianto necessita di costante manutenzione e questo spiega l’andamento a singhiozzo attuale. La soluzione sarebbe una seconda linea ma a questo punto subentra un aspetto programmatorio che passa attraverso una serie di atti: il contratto con Multiservizi scadrà nel 2027, un termine che evidentemente confligge con la programmazione e l’ammortamento di un investimento che richiede impegno economico-finanziario di lungo periodo. Quando rinnoveremo il piano gestionale della società in house e in seguito la concessione, se vorremo dare corso ai lavori per questa seconda linea, dovremo dunque guardare lontano, a un orizzonte di ampio respiro”.

Alessandro Caneschi ha chiesto “come il Comune abbia intenzione di procedere per la questione degli svincoli alla strada Due Mari, posto che il prossimo passo potrebbe essere la pubblicazione dell’avviso per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio delle aree da destinare alla realizzazione delle opere. C’è la possibilità di proporre fin d’ora una o più soluzioni alternative per gli svincoli che possano salvaguardare il territorio comunale, prendendo anche contatti con la Regione Toscana per condividerle?”

“Siamo consapevoli delle criticità - hanno replicato gli assessori Francesca Lucherini e Marco Sacchetti - anche in virtù dell’accelerazione voluta dalla gestione commissariale. Secondo noi, comunque, passeranno anni prima di arrivare ai finanziamenti e proprio per questo potrebbero decadere anche i termini per effettuare gli espropri”.

Giovanni Donati sulla strada 73 Senese Aretina: “nel tratto che attraversa l’abitato di Soldino e La Pace, pericoloso e luogo di gravi incidenti dovuti principalmente alla velocità, alla ridotta larghezza della carreggiata e alla prossimità dei fabbricati costruiti quando il traffico era scarso, servirebbero cartelli e dispositivi per il rilevamento della velocità e lo spostamento del cartello ‘Arezzo’ alla fine dell’abitato della Pace in modo da rendere quel tratto ‘centro abitato’ e non più ‘strada statale’ e poter così intervenire per ridurne la pericolosità. Sono soluzioni fattibili?”

L’assessore Alessandro Casi ha convenuto sui volumi di traffico “alimentati essenzialmente dai residenti. Sono disposto a un confronto, l’attuale soluzione del dissuasore luminoso non è sufficiente, quella più incisiva potrebbe essere un autovelox”.


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