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Attualità domenica 04 aprile 2021 ore 07:15
Arezzo, terza settimana consecutiva in rosso
I dati sui positivi non danno scampo alla Toscana che trascina la provincia nella zona con restrizioni massime. Novità per quanto riguarda le scuole
AREZZO — Ci avevamo sperato ma anche stavolta i numeri, nudi e crudi, non danno ragione alla Toscana che per altre due settimane resterà in rosso.
Questo è quanto ha stabilito il ministro Speranza dopo aver analizzato l'incidenza di contagiosità che in Regione supera la soglia dei 250 casi settimanali per 100mila abitanti. Per essere precisi in Toscana l'indice è a quota 264
In virtù di questa decisione la provincia di Arezzo entra nella terza settimana consecutiva in rosso e ci resterà almeno fino al 18 aprile.
Se l’indice di contagio nel capoluogo è sopra il limite imposto dal Comitato Tecnico Scientifico di ben 21 unità, l'andamento delle vallate è in netto miglioramento, eccezion fatta per Il Valdarno. I positivi in tutta la provincia aretina, dati alla mano, sono scesi a 233 casi settimanali, quindi sotto la "fatidica" soglia. Ma questo non basta. Come avvenuto 7 giorni fa l'indice di contagio regionale condiziona il colore di tutte le provincie della Toscana.
Intanto la giunta regionale ha emesso un'ordinanza (la numero 42) che impone le chiusure di tutte le attività commerciali per i giorni di Pasqua e Pasquetta. Quindi, luce spenta nei supermercati. Le uniche attività che possono lavorare, domenica e lunedì, sono quelle artigianali, oltre alle edicole, farmacie e parafarmacie. Pertanto, rosticcerie, panifici, pastifici, gelaterie, così come per i bar e ristoranti, sarà consentito l'asporto.
Ma da dopo Pasqua qualcosa cambia. Infatti, il nuovo Decreto voluto da Draghi e mal digerito da Speranza impone il ritorno a scuola in presenza a partire dal 7 aprile. E questo a prescindere dal colore in cui si trova Regione, Provincia o Comune. Quindi, da mercoledì prossimo, nidi, materne, elementari e prima media riapriranno i portoni. Per gli studenti più grandi continua ancora la didattica a distanza.
Insomma, si allunga la settimana di passione con la speranza che si arrivi a vedere presto la luce in fondo al tunnel.
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