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Attualità martedì 22 marzo 2022 ore 20:10

Bar, ristoranti e ambulanti: la crisi non cessa

Confesercenti: lo stato d'emergenza finisce ma non le difficoltà economiche per il Covid. E chiede ai Comuni aretini l'esonero per il suolo pubblico



AREZZO E PROVINCIA — Tastiera alla mano Confesercenti ha scritto ai sindaci dei Comuni della provincia di Arezzo per chiedere l'esonero o un importante abbattimento del suolo pubblico per tutto il 2022

La misura si rende necessaria, secondo l'associazione di categoria, alla luce della difficile situazione economica vissuta dalle imprese nonostante il 31 marzo cessi lo stato di emergenza sanitaria legato alla pandemia.

“La richiesta dell'esonero del canone di occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi, la ristorazione e il commercio ambulante è ragionevolmente motivata - spiega il direttore Valeria Alvisi - in considerazione della difficile situazione economica perdurante. C'è bisogno di azioni concrete di sostegno capaci di accompagnarle verso un futuro maggiormente tranquillo”.

“Con la fine dello stato di emergenza fissata al 31 marzo 2022 - aggiunge Alvisi - in realtà non cessano le criticità che stanno attanagliando le piccole e medie imprese costrette a far fronte anche all'incremento spropositato delle spese legate alla fornitura di energia, luce e gas e all'aumento del costo di molte materie prime. A questo si aggiunge anche l'incertezza legata al conflitto bellico in Ucraina”.

A queste considerazioni di carattere economico Confesercenti aggiunge il fatto che i contagi da Coronavirus restano comunque consistenti in provincia ed è quindi evidente che mantenere le distanze, per esempio tra i tavoli, favorire il servizio all'esterno dei locali anziché all'interno, rappresenta, per i ristoratori e i pubblici esercizi, uno strumento anche di tutela della salute pubblica.

“In quest'ottica favorire la possibilità di poter usufruire di spazi esterni - commenta ancora il direttore - rappresenta una soluzione vitale per molte attività e quindi sostenerle con l'esonero, o per lo meno con un importante abbattimento, del canone per l'occupazione di suolo pubblico fino alla fine del 2022 è un ottimo supporto nell'ottica anche di poter permettere alle aziende della ristorazione e ai pubblici esercizi di mantenere i dehors temporanei di dimensioni maggiori a vantaggio del distanziamento sociale”.

Stesse considerazioni valgono per il commercio in sede ambulante. “Dopo due anni di restrizioni anche economiche - conclude Alvisi - il ritorno alla normalità sarà graduale e quindi garantire da parte delle amministrazioni comunali una minor pressione in termini di richiesta di suolo pubblico può rappresentare uno strumento di sostegno anche agli ambulanti".


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