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Attualità mercoledì 10 novembre 2021 ore 13:00

Ecco come cambiano le Rsa post Covid

Il punto di Mario Felici, neo direttore sanitario di Koinè che illustra le novità riguardante le 9 strutture della cooperativa sociale



AREZZO — Il Covid ha definitivamente cambiato la gestione delle Rsa. Come afferma Mario Felici, neo direttore sanitario della cooperativa sociale Koinè, la situazione si è completamente trasformata.

" Le Rsa vedono la prevalenza dei problemi sanitari su quelli sociali e soprattutto la gestione del rischio clinico appare oggi il fattore determinante - afferma Felici. Questo accade ormai da anni ma è stato il Covid, in tutta Italia, a rendere evidente e drammatico questo problema".

Nulla è però cambiato a livello nazionale e regionale. "Noi abbiamo comunque deciso di muoverci e di anticipare scelte che non sono più rinviabili - afferma il presidente di Koinè, Paolo Peruzzi. Abbiamo sempre sollecitato e avuto rapporti con i medici di medicina generale dei nostri ospiti ma oggi è necessario fare di più. Per questo abbiamo chiesto al dottor Mario Felici, già Direttore della geriatria del San Donato, di diventare Direttore sanitario della Koinè. Per noi è fondamentale che la salute di tutti i nostri ospiti sia tutelata anche da una visione strategica e d'insieme, materia di un professionista sanitario d'eccellenza e d'esperienza".

Koinè gestisce 9 Rsa di cui 1 di cure intermedie in 5 Comuni. Ha 230 posti letto, 18 posti ospitalità diurna e 195 addetti. La normativa attuale prevede nelle Rsa, la presenza di infermieri, fisioterapisti, educatori ed operatori di assistenza . I medici? "Nessuno in pianta stabile: ciascun ospite mantiene il medico di famiglia che aveva al momento dell'ingresso in Rsa. Questo vuol dire la presenza di 7 o 8 medici di famiglia in ogni Rsa. Si crea un particolare modello di assistenza per il quale l’attenzione è rivolta solo al singolo ospite da parte del singolo medico di famiglia e nessuno si occupa del rischio clinico complessivo e trasversale e del controllo delle buone pratiche cliniche ed assistenziali" - ribadisce Felici.

"Se questa è la tipologia media degli ospiti e la nostra esperienza ce lo conferma - afferma Grazia Faltoni, Direttrice dei servizi Koinè - è evidente che occorre un nuovo modello organizzativo che possa aumentare la sicurezza degli ospiti e la qualità del lavoro degli operatori. Noi abbiamo fatto due scelte che il meccanismo di accreditamento di queste strutture da parte della Regione Toscana ancora non prevede: un piano di risk management e un Direttore sanitario".

Il primo compito di Mario Felici sarà proprio quello di mettere a punto uno specifico piano del rischio clinico per il 2022: "la parola chiave è prevenzione: delle infezioni correlate all'assistenza, dei rischi legati alla somministrazione dei farmaci, delle cadute, del delirio e delle piaghe da decubito. Questa strategia si integrerà con l'assistenza dei medici di medicina generale che continueranno ad avere in carico i loro pazienti. Saremo però in grado, in una logica di collaborazione della quale sono protagonisti anche infermieri, fisioterapisti, educatori ed operatori dell’assistenza Koinè, di creare un sistema integrato di assistenza socio sanitaria agli anziani ospiti delle nostre Rsa. Quindi più sicurezza e maggiore qualità dell'assistenza".


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