Epilessia, conoscerla e spezzare i pregiudizi

Una patologia che ha ancora bisogno di essere indagata come l'accesso alle cure facilitato. L'importante attività fatta all'ospedale di Arezzo

AREZZO — Non solo Covid. Purtroppo sono tante le persone ad essere affette da altre patologie gravi, che in questo momento sembrano quasi essere passate in secondo piano. Ma non deve essere così.

Ed è quindi importante ricordare che domani, lunedì 8 febbraio, si celebra la Giornata Internazionale dell'Epilessia (internationalepilepsyday.org), promossa dalla Società Scientifica International League Against Epilepsy e dall'Associazione Internazionale dei Pazienti International Bureau for Epilepsy, e sostenuta dalla Lega Italiana Contro l'Epilessia (LICE) e la Fondazione LICE, con lo scopo di promuovere tra i cittadini la consapevolezza su questa patologia.

L'obiettivo è evidenziare la necessità di una migliore comprensione della malattia, facilitare l'accesso alle cure e superare le barriere culturali e sociali che, in certi contesti, vengono erette nei confronti di questa malattia.

Nell’Unità Operativa di Neurologia dell'Ospedale San Donato di Arezzo, diretta da Giovanni Linoli, esiste ormai da molti anni il Centro Epilessia dell’età evolutiva e adulta, attualmente coordinato da Rosita Galli.

Una solida collaborazione con l'Associazione “Arezzo per l'Epilessia”, permette inoltre di estendere il sostegno ai pazienti e l’informazione alla popolazione, anche al di fuori del contesto strettamente sanitario.

Quindi, per promuovere questa iniziativa, la prossima settimana sarà attivo il “Punto di ascolto telefonico”. Gli interessati potranno telefonare alla Segreteria della Neurofisiopatologia 0575 255228 lunedì, 8 febbraio, dalle 9,30 alle 12,30 e risponderà Martina Guadagni, mentre il giorno dopo, martedì 9, invece dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30 e sarà possibile interloquire con Rosita Galli. Infine, giovedì 11 dalle 9,30 alle 12,30 si prenderà contatto con Daniela Marino.

Sarà possibile lasciare il proprio recapito telefonico ed essere ricontattati dal neurologo, oppure, se la richiesta ha carattere di urgenza, si potrà chiedere di parlare direttamente con il medico presente.

Purtroppo, a causa della pandemia, quest’anno non è stato possibile organizzare iniziative informative con incontri diretti con la popolazione, come avvenuto negli anni passati, grazie sempre alla collaborazione con l'Associazione “Arezzo per l'Epilessia”.

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