Cronaca mercoledì 10 novembre 2021 ore 16:50
Accusati di frode al fisco, imprenditori assolti
In due erano finiti a processo nel crac del Gruppo Mancini. Adesso il giudice ha sentenziato che "il fatto non sussiste". Difesi dall'avvocato Santini
AREZZO — Dopo otto anni di vicende giudiziarie si è conclusa con un'assoluzione con formula piena la lunga vicenda giudiziaria di due imprenditori aretini accusati di aver utilizzato circa mezzo milione di euro di fatture in operazioni inesistenti per frodare il fisco.
L'inchiesta nasce nell'ambito del crac del Gruppo Mancini e ha coinvolto due società terziste di CIET che si occupavano di installazione e progettazione di impianti telefonici.
A seguito di una perquisizione che aveva interessato molte società del gruppo, era stato rinvenuto un contratto di appalto di servizi del valore di circa mezzo milione di euro che era stato ritenuto "simulato" dalla Guardia di Finanza di Arezzo che aveva ipotizzato un giro di fatture false generate per evadere il pagamento dell'Iva.
La Procura aveva raccolto l'ipotesi accusatoria ottenendo il rinvio a giudizio dei due imprenditori che, assistiti dall'Avvocato Andrea Santini si sono fin da subito dichiarati innocenti affermando la veridicità delle fatturazioni e la corrispondenza delle stesse a servizi realmente erogati.
Dopo un lungo e travagliato iter giudiziario il Giudice Adra Grignani ha accertato le buone ragioni della difesa assolvendo i due imprenditori "perchè il fatto non sussiste".
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