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Attualità lunedì 24 aprile 2017 ore 11:05

"Graziella" investe nella ricerca sul diabete

La onlus ha sostenuto una borsa di studio sul piede diabetico. L'obiettivo è di garantire lo sviluppo del centro diabetologico



AREZZO — La Fondazione Graziella - Angelo Gori investe per sostenere la ricerca sul diabete. La onlus, finanziata dalle iniziative di beneficenza del Gruppo Graziella, è nata con l'obiettivo di stimolare e promuovere lo sviluppo in campo sanitario, dunque ha scelto di affiancarsi anche ad una realtà d'eccellenza del territorio aretino come la Fondazione Cesalpino. Forte della collaborazione di decine di medici e imprenditori, questa fondazione lavora da dieci anni per favorire la ricerca clinica e l'aggiornamento professionale dell'ospedale San Donato, promuovendo progetti scientifici in grado di garantire una continua crescita della sanità locale.

Tra questi è rientrata la borsa di ricerca dal titolo "Caratteristiche cliniche nelle varie classi di rischio ulcerativo dell'International Working Group of Diabetic Foot di una popolazione di pazienti affetti da diabete mellito" che, sostenuta proprio dalla Fondazione Graziella e dal Calcit, è orientata allo studio della patologia del piede diabetico.

«La Fondazione Cesalpino - commenta la presidente Paola Butali, - crea una rete tra i medici, la struttura ospedaliera, le associazioni aretine e l'imprenditoria locale per favorire la ricerca medica e la formazione dei professionisti. Con questa borsa di studio proseguiamo un lavoro avviato negli ultimi tre anni per garantire un ulteriore sviluppo al centro diabetologico di Arezzo».

Il costante impegno nella ricerca e nell'aggiornamento ha permesso al centro diabetologico dell'ospedale San Donato, guidato dalla direttrice Lucia Ricci, di configurarsi come una delle strutture d'eccellenza del panorama italiano. A confermarlo sono i dati forniti dal Ministero della Salute che testimoniano come, dal 2007 ad oggi, il territorio di Arezzo abbia registrato il più basso tasso d'amputazione d'arto dovuto al diabete (nel 2005 la media era di 0,01 ogni mille abitanti). Questo primato nazionale configura il centro come una struttura all'avanguardia per la diagnosi, la cura e la prevenzione del piede diabetico che ogni anno registra circa 325 nuovi pazienti per un totale di oltre 25.000 prestazioni. Il piede diabetico è una complicanza cronica del diabete che provoca insensibilità o incapacità di percepire dolore nell'arto, non accorgendosi di tagli, ferite, ustioni o congelamenti che possono peggiorare e indurre una cancrena che, nel peggiore dei casi, conduce all'amputazione.

La borsa di studio finanziata dalla Fondazione Graziella prevede il lavoro di un anno svolto dalla dottoressa Ricci in collaborazione con la podologa Silvia Magi che permetterà di fare test scientifici a migliaia di persone affette da diabete, favorendo un'azione di conoscenza, di prevenzione e di diagnosi precoce rispetto al rischio del piede diabetico.

«La ricerca è alla base della buona sanità - aggiunge Maria Rosa Gori, presidente della Fondazione Graziella - Angelo Gori, - dunque siamo orgogliosi di aver contribuito ad un progetto d'eccellenza che aumenterà le possibilità di cura e di benessere per centinaia di aretini».


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