Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:18 METEO:AREZZO9°  QuiNews.net
Qui News arezzo, Cronaca, Sport, Notizie Locali arezzo
venerdì 06 dicembre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Parma, capotreno aggredito a pugni da un passeggero
Parma, capotreno aggredito a pugni da un passeggero

Attualità domenica 29 novembre 2020 ore 07:45

Hospice, oltre il Covid c'è di più

Gli aretini chiedono certezze. Serve una nuova e definitiva struttura per un luogo dove tranquillità e dignità devono essere garantite



AREZZO — Va bene l'emergenza sanitaria, passi pure che l'ospedale cittadino sia "sbilanciato" per accogliere i malati Covid ma adesso è l'ora di pensare all'Hospice.

Questa è una richiesta sacrosanta che facciamo a nome di tutti gli aretini. L'Hospice è l'espressione più alta dell'umanità e della sensibilità di un'intera comunità che deve necessariamente essere tutelata e rispettata.

L'opinione pubblica cittadina è unita e compatta nel chiedere una sistemazione definitiva per i malati terminali che non possono essere continuamente spostati da quella che è la loro ultima dimora. Non ci sono colori o bandiere che tengano, gli aretini pretendono certezze.

Sì perché l'Hospice è quella struttura dove trascorrono gli ultimi giorni tutti quei pazienti per i quali la medicina non può più fare niente. Quelle persone che necessitano di tranquillità, curate dalla dolcezza dei sanitari e circondate dall'affetto dei loro cari. Quel posto dove vengono somministrate le cure palliative, quelle che servono per soffrire di meno. Ma anche dove i familiari vengono seguiti da specialisti e psicoterapeuti che li preparano all'inevitabile. 

Non una banale stanza di ospedale ma una camera calda, arredata e che in qualche modo ricorda quella casa dove il malato terminale non tornerà.
Insomma l'Hospice è quel luogo che a mente fredda provoca tristezza ma per chi è costretto a viverlo rappresenta un'ancora alla quale aggrapparsi.

Gli aretini lo hanno voluto, hanno contribuito anche a realizzarlo e adesso pretendono di riaverlo.

Il Covid c'è, lo sappiamo da mesi ma il virus non può e non deve monopolizzare tutto. Non può far perdere di vista i valori e l'umanità che contraddistinguono un'intera collettività.

Pertanto chiediamo a Asl e Amministrazione cittadina di sedersi attorno ad un tavolo per affrontare e risolvere, una volta per tutte, il problema dell'ubicazione dell'Hospice che acqua, neve o vento, quella deve essere e quella deve restare

Ben vengano gli spot sulle mascherine, la città smoke free, la più grande centrale di tracciamento dell'Area Vasta o il braccialetto per monitorare i positivi. Tutte belle iniziative che servono a prevenire ma adesso bisogna curare. 

Curare per dare la giusta dignità a chi si trova a dover imboccare una strada senza uscita, donando a malati e famiglie un luogo adeguato dove trascorrere ore lunghe, interminabili e che restano impresse nella memoria.

Andrea Duranti
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Le zone interessate per la città: Campo di Marte, Saione e l’area della stazione ferroviaria. Per la città di Cortona l’intero territorio comunale
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Marco Celati

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Cronaca

Attualità

Attualità