Lavoro mercoledì 10 agosto 2016 ore 16:56
I giovani investono in commercio e agricoltura
La Camera di Commercio rende noti i dati relativi all'imprenditoria giovanile, femminile e straniera del secondo trimestre 2016
AREZZO — Le imprese giovanili presenti nella provincia di Arezzo a metà 2016 sono complessivamente 3.343, pari al'8,8% del totale delle imprese. Rispetto alla stessa data del 2015 se ne contano 72 in meno, con una variazione percentuale del -2,1%. Questa è l'ultima di una serie di flessioni che tratteggiano una tendenza che sta caratterizzando l'imprenditoria giovanile aretina ormai da alcuni anni.
Quasi tre imprese under 35 su quattro sono imprese individuali(73,2%): è una percentuale particolarmente elevata che ha spiegazione nella maggior semplicità di avviamento e nei costi più contenuti. Per il resto il 16,6% è rappresentato da società di capitale, il 9,3% da società di persone e l'1% circa da altre forme societarie.
Le imprese individuali sono la forma giuridica in cui i giovani hanno il peso più elevato: esse rappresentano infatti il 12,7% del totale e, proprio per il peso che rivestono in termini numerici, con la loro diminuzione dell'1,9% concorrono a determinare il segno della variazione del complesso delle imprese giovanili.
I due settori in cui si concentrano quasi la metà delle imprese giovanili sono il commercio (24,3%)e le costruzioni (17,1%), seguiti ad una certa distanza dal manifatturiero (12,2%).
Un richiamo particolare va fatto per l'agricoltura: nel corso dell'ultimo anno, infatti, la presenza giovanile nel settore è cresciuta del 25% portando così il numero delle aziende giovanili a 364 unità (10,9% del totale), un livello non molto lontano dai numeri espressi dal manifatturiero.
Imprese femminili
Al secondo trimestre 2016 si contano in provincia 9.009 imprese femminili che rappresentano il 23,7% del totale delle aziende iscritte al Registro delle Imprese.
In Toscana le province in cui le donne dimostrano una maggiore presenza imprenditoriale sono Grosseto (27,2% del totale imprese) e Livorno (25,3%), mentre al contrario Firenze è quella in cui la presenza ha un peso minore (21,1%).
Dal punto di vista settoriale le presenze più significative si hanno nel commercio, che rappresenta il 24,6% del totale delle imprese femminili e cresce dello 0,4% rispetto alla metà del 2015, nell'agricoltura la cui quota si attesta al 20,5% grosso modo stazionaria nell'ultimo anno (-0,1%). Seguono il manifatturiero (12,9%), che al contrario mostra un chiara battuta di arresto (-1,6%), le altre attività di servizi (10,1%), in crescita dell'1,5%, ed i servizi di alloggio e ristorazione (9%) anch'essi in crescita dell'1%. La maggior parte delle imprese femminili aretine sono imprese individuali (5.829 unità, 64,7% del totale), seguite a larga distanza da società di capitale (1.660 aziende, 18,4% del totale) e da società di persone (1.280 aziende, 15,3% del totale). Molto limitate le altre forme societarie (140 imprese, 1,6% del totale). La crescita evidenziata per il complesso delle imprese femminili ha origine nelle società di capitali (+3,1%) e nelle imprese individuali (+0,1%). In flessione sia le società di persone (-1%) che le altre forme (-5,4%).
Imprese straniere
Continuano a crescere anche nel 2016 le imprese straniere: nell'ultimo anno sono aumentate di 100 unità in valore assoluto e del 2,7% in termini percentuali. L'incremento delle imprese straniere aretine è comunque uno dei meno marcati a livello regionale.
Le imprese straniere aretine operano prevalentemente nelle costruzioni (33,3%), nel commercio (23,8%), nel manifatturiero (14,8%), nei servizi di alloggio e ristorazione (6%) e nell'agricoltura (6,3%). Di questi sono in crescita solo il manifatturiero (+5,9%), il commercio (+5,1%) e l'agricoltura (+4,3%), mentre sono in flessione le costruzioni (-0,8%) ed i servizi di alloggio e ristorazione (-0,8%).
Sono costituite in prevalenza con la forma giuridica di imprese individuali (78,9%) ed in misura molto inferiore come società di capitali (12,8%) e società di persone (7,5%). Irrisorio infine il peso delle altre forme (0,8%). In termini relativi sono però le società di capitali quelle che crescono a ritmo più incalzante (+12,8%), distanziando nettamente sia le società di persone (+1,8%) che le imprese individuali (+1,4%).
“I dati elaborati dal nostro Ufficio Studi – commenta il Segretario Generale dell'Ente Giuseppe Salvini - evidenziano un quadro composito per quanto concerne la demografia delle imprese straniere, femminili e giovanili. L'incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese aretine è in crescita (10,2 % contro il 9,9% dello scorso anno) sia pure su livelli inferiori a quelli della Toscana (12,8%). Rispetto alle altre province toscane, Arezzo si posiziona in una fascia intermedia fra i livelli massimi che caratterizzano le province di Prato (26,8%) e Firenze (15,2%) e quelli minimi di Siena (7,7%) e Grosseto (7,3%). I dati sui titolari di carica iscritti al Registro delle Imprese permettono anche di mettere a fuoco le singole nazionalità: fra gli stranieri crescono sia i comunitari (+0,5%) che gli extra comunitari (+3,2%), anche se rispetto al 2015 c'è un evidente rallentamento. In particolare continuano ad aumentare i romeni (+0,9%), la nazionalità straniera di gran lunga più numerosa, ma sono i pachistani (+7,2%), i cinesi (+7%) ed i bengalesi (+5,8%) a mostrare le crescite più rilevanti”
“Le imprese aretine in rosa – prosegue Salvini – dopo aver toccato il minimo storico nel 2014, hanno mostrato una chiara vitalità che le ha portate a crescere per due anni di fila, dello 0,8% lo scorso anno e dello 0,4% negli ultimi dodici mesi, aumentando complessivamente di oltre cento unità. La loro percentuale ( 23,7%) sul totale delle imprese livello è superiore sia alla realtà della Toscana (23%) che a quella nazionale (21,7%). Infine dai nostri dati emerge come siano soprattutto le aziende di giovani a subire le conseguenze negative delle difficili condizioni in cui oggi si trovano ad operare le imprese e ciò è testimoniato dal fatto che, a fronte della loro riduzione del -2,1%, nello stesso periodo le imprese over 35 incrementano il proprio numero dello 0,5%.
La nascita di nuove imprese giovanili quindi non riesce a bilanciare il progressivo invecchiamento del sistema imprenditoriale aretino anche per la selezione molto più marcata a cui sono soggette le imprese giovanili tradizionalmente meno strutturate e capitalizzate. Consapevoli di queste difficoltà siamo impegnati, come Camera di Commercio di Arezzo, a supportare i giovani imprenditori ed i neo imprenditori, sopratutto sul versante della formazione, per permettere loro di superare con maggiore consapevolezza e con un più articolato bagaglio di conoscenze la cruciale fase dell' inizio dell'attività. Nei primi giorni di settembre, ad esempio - conclude Salvini - entrerà nella fase operativa il progetto“Crescere Imprenditori”che consentirà ad alcuni giovani, attraverso un percorso di formazione ed accompagnamento specifico che comprende anche la realizzazione di un business plan , di realizzare le proprie idee attraverso la creazione di imprese che potranno anche accedere al fondo di credito agevolato “ SELFIEmployment” del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali".
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