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Attualità giovedì 03 marzo 2022 ore 09:00

I professionisti bacchettano ancora sul Superbonus

Dal sindacato di ingegneri e architetti con segretario nazionale l'aretino Becucci: "impossibile procedere senza un quadro normativo definito"



AREZZO — “La normativa relativa al Superbonus 110%, nel corso del tempo ha subito numerose modifiche: da maggio 2020 ad oggi tredici significative variazioni, operate attraverso Decreti legge, Leggi di conversione e Leggi di bilancio. L’Agenzia delle Entrate si è espressa in materia con 13 documenti tra provvedimenti e risoluzioni e ha risposto a 138 interpelli”.

Lo evidenzia l’Inarsind - l’Associazione di rappresentanza sindacale di Ingegneri e Architetti liberi professionisti che ha come segretario nazionale l’ingegnere aretino Marco Becucci - in una nota che nei scorsi giorni ha provveduto ad inviare a tutti i Capigruppo di Camera e Senato. 

Nel documento si chiede che “in sede di conversione in Legge del Decreto, siano eliminate le forme di autentico accanimento nei confronti dei tecnici oggi previste e non certo a difesa di pratiche fraudolente, per le quali tuttavia le sanzioni non hanno paragone con altre analoghe già previste dal Codice, ma ad evitare che colpiscano il merito delle previsioni e delle scelte eminentemente tecniche operate”. Tutto nasce dall’ultima novità in ordine di tempo: il 25 febbraio 2022 è stato emanato il Decreto Legge n° 13 che aggiorna per l’ennesima volta la normativa relativa al Superbonus 110%: inasprisce in modo sproporzionato le sanzioni a carico dei professionisti asseveratori e modifica le caratteristiche della polizza professionale prevedendone una per ogni intervento con massimale pari all’importo dell’intervento oggetto delle attestazioni o asseverazioni, “con conseguente aggravio dei costi – spiega Inarsind - a carico dei tecnici che, ad oggi, incontrano anche l’incertezza delle compagnie assicuratrici circa le caratteristiche da dare alla polizza”.

Alla luce dell’ulteriore incertezza, sia riguardo alle sanzioni che a prodotti assicurativi specifici, determinata dal tempo necessario alla conversione in Legge del Decreto e dell’attuale blocco di alcuni Istituti finanziari (Poste e Cdp) - Inarsind auspica - che sia valutata almeno la possibilità di posticipare le imminenti scadenze del 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari” Inarsind ribadisce poi in chiusura “che architetti e ingegneri liberi professionisti non intendono sottrarsi alle responsabilità che da sempre in ambito lavorativo sono chiamati ad assumersi, ma reclamano un quadro normativo definito e ordinato, che consenta loro di svolgere la professione in modo efficiente ed efficace e con un adeguato orizzonte temporale”.


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