Attualità sabato 23 luglio 2016 ore 16:00
Il futuro della fortezza medicea
I Popolari per Arezzo si chiedono come sarà usata la bellissima struttura e lanciano due proposte. Grasso: "Grandi potenzialità, poco utilizzo"
AREZZO — Qual è il futuro che l'amministrazione ha pensato per la fortezza medicea? A sollevare la domanda sono i Popolari per Arezzo che, passato l'entusiasmo per la riapertura della fortezza, si interrogano sui progetti volti a farla vivere restituendola pienamente agli aretini o facendone un polo di attrazione per i turisti. Questa struttura ha infatti le carte in regola per diventare un luogo capace di rivitalizzare tutta la parte più alta del centro storico, creando movimento e aggregazione attraverso la promozione della cultura e di tanti altri eventi rivolti a persone di tutte le età.
Al momento invece, oltre al percorso espositivo de "Il sogno di Theimer", sono poche le iniziative in programma, dunque si configura una realtà troppo povera rispetto alle reali potenzialità dello spazio. «Arezzo può ora vantare una location di eccezionale bellezza - spiega il vicepresidente Giovanni Grasso - ma non è chiaro quale sarà la sua vera vocazione. Se la fortezza è pensata come un luogo di richiamo per i turisti, allora l'amministrazione doveva impegnarsi in una campagna di marketing e di promozione capace di valorizzarla per attirare visitatori: in questo caso possiamo affermare che si sono perse le grandi possibilità economiche e di visibilità legate al periodo estivo. Se invece la priorità va agli aretini, allora è necessario fare in modo che questi la vivano e la sentano propria».
Le soluzioni dei Popolari per Arezzo per farne un luogo attrattivo per i cittadini sono due: la prima fa riferimento ad un ampliamento dell'orario di apertura notturno per favorire l'aggregazione e il passeggio nelle ore più fresche, mentre la seconda richiede la predisposizione di un calendario di eventi dedicati a teatro, musica, presentazioni di libri e tanto altro ancora. Per raggiungere questo obiettivo si rende però necessario un coinvolgimento di associazioni economiche e culturali della città, strutturando sinergie in grado di far vivere la fortezza tutto l'anno e non solo in occasione di sporadici eventi spot.
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