Imprese & Professioni mercoledì 02 maggio 2018 ore 15:47
Arezzo: il gioco ai casinò sempre più diffuso
La spesa per il gioco di azzardo in provincia di Arezzo è cresciuta di 20mila euro nel 2017, rispetto al 2016, e ad oggi sono circa 2500 le macchinette in circolo, ossia quasi 7 ad abitante.
AREZZO — Dopo Arezzo, con ben 705 macchinette, i Comuni che ne hanno di più sono Cortona (n. 185), San Giovanni Valdarno (n. 183) e Montevarchi (n.175), segue Sansepolcro con più di 129 macchinette, mentre il Comune che ne ha di più in Casentino è Subbiano con 99, la cui media di videolottery ad abitante è la più alta in provincia. Pare infatti che vada oltre il doppio rispetto alla media (15,63), mentre tutti gli altri comuni casentinesi riescono a mantenersi sotto la media. Un gran bel numero viene raggiunto anche 4 Comuni della Val di Chiana, in primis Civitella (12,53), 3 del Valdarno con San Giovanni in testa (10,79) e 4 in Valtiberina, dapprima Pieve Santo Stefano (10,46), oltre ad Arezzo (7,09).
Arezzo: terra del gioco, sviluppo del casinò
Da sempre patria di giocatori, Arezzo ha una stima da capogiro nel mondo del casinò. Pare che in tutta la provincia siano stati spesi ben 478 mln di euro, in slot, videolottery, Gratta e Vinci, lotterie, scommesse ecc. La cifra più alta si ha proprio nel Comune di Arezzo con oltre 177mln di euro, seguono Cortona e Montevarchi che superano 36mln di euro. La spesa per ogni anno pro-capite è in media di 1.088 euro, mentre la media regionale è di 1.571 euro, ma a Civitella in Val di Chiana la spesa per abitante raggiunge fino a 2.325 euro, a diminuire tutti gli altri fino ad arrivare a Ortignano Raggiolo con 50 euro a testa. Rispetto alla spesa le vincite sono poco più del 78%.
Il circolo di questa nuova mania per il gioco è stato oggetto di discorso lo scorso giovedì 12 aprile nel palazzo della Provincia di Arezzo in occasione della tavola rotonda voluta e organizzata dalla Federazione Nazionale Pensionati CISL di Arezzo, con il patrocinio dell’Azienda USL Toscana Sud Est, della Provincia e del Comune di Arezzo.
Arezzo e casinò: perché si gioca
L’argomento casinò viene sempre affrontato, sia dal punto di vista sanitario sia legislativo, nel tentativo di mettere in atto delle buone pratiche per il gioco consapevole e corretto. Oltretutto sono sempre più in voga i casinò online accessibili direttamente da smartphone. Clicca qui per la migliore guida ai casinò online
Ma perché si comincia a giocare? Certo la tendenza del momento, il brivido di guadagnare facile e spesso si sfocia in una vera ossessione. Durante il meeting infatti gli esperti hanno detto che « Capire il motivo per cui si gioca può già essere un passo avanti per trovare la soluzione al problema, si va dal rapporto che uno può avere con i soldi al volersi isolare da una realtà che non ci piace, quando si gioca ci si sente come in una bolla d’aria che ci protegge da quello che c’è fuori, siamo isolati dai problemi. Giocando si riesce a non pensare».
Pare inoltre che sempre più gli anziani tendano ad avvicinarsi al fascino del casinò magari ciò dipende dal fatto che nel momento in cui uno lascia il lavoro perde uno degli impegni più grandi, si sente meno importante, ha quindi degli spazi vuoti che finisce per riempire con il gioco.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI