Attualità martedì 11 agosto 2020 ore 09:04
Il gioco come stimolo all'integrazione
Fino al 13 settembre, grazie alla sinergia tra varie associazioni, i bambini disabili e normodotati interagiscono e crescono condividendo esperienze
AREZZO — Un progetto che nasce dall’idea condivisa che le attività ludico - sportive siano una importante occasione di crescita fisica, psicologica e relazionale, per aiutare in particolar modo i bambini disabili e le loro famiglie.
L’emergenza Covid, le misure di isolamento, di restrizione sociale, hanno profondamente inciso sul benessere psicologico di tutti, ma soprattutto dei più giovani. Questo progetto di integrazione sociale e di indagine psicosociale nasce grazie al sostegno di Estra, con il patrocinio del Comune di Arezzo, insieme all’importante collaborazione e monitoraggio di Faustina Bertollo, Garante delle disabilità del Comune di Arezzo.
“L’amministrazione comunale di Arezzo – rileva l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti – si affianca a ERA in questo progetto d’integrazione e inclusività che prevede l’incontro tra ragazzi disabili e normodotati. Un’esperienza dunque che rappresenta un segnale importante in questa fase di ripartenza, soprattutto a favore delle famiglie con figli disabili che hanno dovuto sopportare un carico importante, anche faticoso, nel corso dei mesi di isolamento forzato. Adesso, a queste persone, offriamo una bella occasione: ai genitori di vedere finalmente socializzare i loro figli, a questi ultimi di riprendere confidenza con lo svago, lo sport e la natura”.
La sinergia di associazioni ed enti sportivi come il Coni e la Fise di Arezzo hanno reso possibile la realizzazione del progetto con una varietà di attività organizzate in modo da venire incontro alle esigenze delle famiglie.
Capofila del progetto è l’associazione ERA, da sempre attiva sui temi dell’inclusione e dell’integrazione sociale, che insieme all’esperienza dell’associazione Crescere e All Stars Arezzo e All Stars Social Arezzo, hanno potuto costruire questa progettualità partendo dall’esperienza e impegno che da sempre hanno con i loro operatori pronti ad aiutare le famiglie con figli con disabilità fisiche e intellettive, per migliorare la loro salute e la loro vita, volendo creare una occasione di socializzazione, integrazione e benessere psicofisico.
La sinergia con la Casa del Pietro e la Scuderia di Pan ha reso possibile costruire le attività per il bambino/ragazzo diversamente abile, volte a sperimentare l’ambiente ludico-ricreativo in un clima sicuro, vivendo nuove relazioni positive con opportunità di formazione e crescita. Le attività proposte riguardano esperienze a contatto con la natura e gli animali quali: equitazione, orto didattico, la fattoria didattica.
I ragazzi potranno usufruire di 8 incontri nel periodo dal 1 agosto al 13 settembre 2020 per vivere momenti di aggregazione e condivisione sociale.
Per iscrizioni e informazioni e-mail: faustina.bertollo@gmail.com.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI