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Giostra Saracino domenica 18 giugno 2023 ore 12:00

La legge del Re della piazza, Martino Gianni

Riporta la Lancia d’Oro a Sant’Andrea. Montini da dieci. Porta del Foro cede al secondo spareggio. Delude Santo Spirito. Bene Paffetti



AREZZO — Ci voleva lui per riportare la Lancia d’Oro in piazza San Giusto. Porta Sant’Andrea interrompe il digiuno che la vedeva mancare la vittoria dal giugno 2018. Re Martino è tornato a casa e riporta al successo al suo quartiere certificando la sua innata e indiscussa capacità a vincere la Giostra del Saracino in qualsiasi condizione e con chiunque.

Dopo aver portato gloria a Santo Spirito è tornato a casa con l’obbiettivo di vincere. Lui, che non si nasconde e niente lo spaventa, in pochi mesi di lavoro ha ridisegnato il quartiere di Porta Sant’Andrea prima ancora che con la tecnica attraverso l’organizzazione e la mentalità.

Martino Gianni ti conduce su una dimensione quasi innaturale costruendo uomini con una mentalità vincente capaci di superare ogni ostacolo.

Indiscusso protagonista della vittoria biancoverde è Saverio Montini capace di aprire la strada con il cinque in prima carriera e chiuderla al secondo spareggio. Il giovane giostratore di Sant’Andrea è la nuova stella d’oro della piazza lui che arriva al suo terzo centro consecutivo. 

Tommaso Marmorini dopo aver mancato il cinque nelle carriere ordinarie con cui poteva decretare la Giostra non ha mancato la seconda occasione lasciando la scena al suo compagno che ha chiuso i conti contro Porta del Foro.

Il quartiere giallocremisi esce dalla piazza con tanto rammarico, due centri colpiti confermando le impressioni avute dalle prove che Parsi e Rossi erano molto competitivi.

Lo sono stati fino all’ultimo, il rammarico a Giostra chiusa forse è il cinque mancato da Parsi nella primissima carriera che ha aperto la 143esima Giostra del Saracino. Per il rettore Felici e il capitano Casini nella rabbia della sconfitta c’è sicuramente la consapevolezza che i propri giostratori escono dalla piazza consapevoli, anche loro, di essere competitivi contro tutti e di saper colpire il centro in qualsiasi condizione.

Porta Crucifera termina la Giostra con otto punti, un doppio quattro che se per Paffetti è un esordio positivo con un quattro molto vicino al cinque. Ci si aspettava qualcosa in più dal suo compagno Vanneschi che il cinque avrebbe aperto la strada degli spareggi per Colcitrone.

Ultimo per punteggio e primo ad uscire dai giochi è Porta Santo Spirito accreditato come il quartiere più forte e quello da battere. La Giostra della Colombina si chiude al primo tiro di Scortecci che esulta dopo aver colpito il tabellone convinto di aver marcato il centro ma che la voce dell’Araldo invece manda subito fuori dalla scena annunciando il 2. Il suo compagno Cicerchia ci va vicino al centro, ma anche per lui  il pomodoro non si spenge e finisce sul 4.

Sant’Andrea arriva a 38 Lance e raggiunge Porta Crucifera, portandosi a una sola Lancia da Santo Spirito. Sarà un’estate di festa per il popolo di Sant’Andrea e di lavoro per gli altri.

A settembre tre quartieri non possono sbagliare, si preannuncia quindi una Giostra sulla carta spettacolare dove tutti cercheranno a colpi di 5 la vittoria ognuno con un motivo diverso per battere Re Martino e i suoi Principi.

Paolo Nocentini
© Riproduzione riservata


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