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Politica lunedì 31 ottobre 2022 ore 14:45

La proposta, "consigli di quartiere e di frazione"

Da ScelgoArezzo una delibera di modifica statuaria per avvicinare l'amministrazione e superare lo strappo dell'abolizione delle circoscrizioni



AREZZO — Consigli di frazione e di quartiere composti da rappresentanti della popolazione residente. È quanto propone, con una specifica modifica alla statuto comunale, il gruppo consiliare Scelgo Arezzo per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini all’azione amministrativa. La composizione dei suddetti organi è prevista in cinque membri, rieleggibili, la cui durata è equiparata a quella del Consiglio Comunale. Se quest’ultimo decade e viene sciolto, stop anche all’attività dei consigli.

“Parliamo – spiegano i consiglieri comunali Marco Donati e Valentina Sileno – di una soluzione che intende ovviare al vulnus che si è creato con l’abolizione delle circoscrizioni. Specialmente le frazioni, ma anche alcune zone più propriamente riconducibili al perimetro urbano, soffrono di una ‘distanza’ dal centro del potere amministrativo, anche in termini di semplice ascolto. Cerchiamo dunque di dare un contributo costruttivo al dibattito con una proposta che va nella direzione di una democrazia di prossimità da vivere, per chi ne sarà direttamente coinvolto, con spirito di servizio. A riprova di questo, ricordiamo che un comma della proposta di modifica statutaria prevede che i componenti dei consigli di frazione e di quartiere esercitino la loro funzione in forma gratuita”.

A eleggere i consigli saranno le assemblee di frazione e di quartiere debitamente convocate. “Una volta insediati – proseguono Donati e Sileno – saranno chiamati a riunirsi secondo una cadenza trimestrale o quadrimestrale. Questo può essere oggetto di riflessione. Così come il loro numero. Diciamo che i consigli di quartiere cittadini potrebbero essere quattro, anche in omaggio a un numero familiare agli aretini per ragioni giostresche. Quelli delle frazioni potrebbero essere accorpati per comprenderne più di una. L’importante è che i consigli entrino nel loro ruolo: ovvero adempiano a una funzione di stimolo della partecipazione. Tra le loro competenze c’è infatti quella di presentare istanze, petizioni e proposte da sottoporre all’amministrazione comunale, per tutelare gl’interessi collettivi della comunità residente nel rispettivo ambito territoriale. Pensiamo inoltre che l’amministrazione comunale possa richiedere il parere, non vincolante, dei consigli su determinate materie come il bilancio di previsione o delibere di carattere urbanistico o con ricadute infrastrutturali”.

Un plauso infine a chi materialmente ha contribuito a elaborare la proposta: “non vorrei che fosse dimenticato – ha concluso Donati – che la mia candidatura a sindaco è stata supportata da due liste: Scelgo Arezzo che è poi entrata in Consiglio Comunale con il sottoscritto e Valentina Sileno, e ‘Con Arezzo’, che non è riuscita a ottenere saggi. Tuttavia, proprio i componenti di quella lista hanno pensato di non incrociare le braccia ma di continuare il loro impegno politico e di dare un bel contributo di idee ”.


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