Attualità martedì 18 aprile 2017 ore 10:00
Lutto nell’ANPI aretino: è morto Luigi Fatucchi
Fatucchi fece parte di quelle centinaia di giovani aretini che si arruolarono nel Corpo Italiano di Liberazione, che combatté per liberare l’Italia
AREZZO — La sezione aretina dell’A.N.P.I. partecipa al dolore dei familiari per la scomparsa avvenuta nei giorni scorsi del partigiano Luigi Fatucchi, nato ad Arezzo nel 1925. Dopo la liberazione della nostra città Fatucchi fece parte di quelle centinaia di giovani aretini che si arruolarono volontari nel “Corpo Italiano di Liberazione”, facente parte dell’esercito regolare italiano, che combatté per liberare l’Italia del nord.
Fatucchi, inquadrato nel gruppo di combattimento “Cremona” partecipò ai combattimenti sul fronte adriatico. Dopo i combattimenti nelle Valli di Comacchio, il 10 aprile il "Cremona" entrò a Fusignano, Lugo, Alfonsine, poi fiancheggiò la “28ª Brigata Garibaldi” e con lei superò il fiume Santerno e progredì velocemente verso nord. Con lo sfondamento ad Alfonsine della linea sul Senio arrivarono a Longastrino e poi Argenta (18 aprile), incalzando tedeschi e fascisti: i "cremonini" attraversarono il Po nella zona di Ariano nel Polesine, quindi liberarono Adria e, dopo duri combattimenti, il caposaldo tedesco di Cavarzere. Poi attraversato l'Adige, presero Codevigo e si diressero, con alcune avanguardie motorizzate, su Dolo, Mira, Mestre e Venezia, la cui completa liberazione ebbe a compiersi tra il 29 e 30 aprile.
Nel trentesimo anniversario della Liberazione il Comune di Alfonsine concesse a tutti i superstiti del “Cremona” la cittadinanza onoraria. Lo scorso 25 aprile 2016 Luigi Fatucchi aveva anche ricevuto, dal Prefetto di Arezzo, la “Medaglia della Liberazione”, concessa dal Governo Italiano ai protagonisti della Resistenza.
«Alla vigilia del 72° anniversario della liberazione nazionale piangiamo la scomparsa di uno degli ultimi protagonisti di quella lotta, – dichiara Gianni Sarrini, presidente dell’Anpi aretino - Luigi è stato sempre presente nella vita della nostra associazione, lo scorso anno aveva partecipato al congresso di sezione ricordando con orgoglio la propria appartenenza al “Cremona”. Ai familiari di questo combattente per la Libertà le più vive condoglianze dei partigiani aretini.»
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