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Attualità lunedì 24 ottobre 2016 ore 14:00

Manicomi e repressione politica durante il regime

Matteo Petracci

Il libro di Matteo Petracci viene presentato nell'ambito del progetto di ricerca sui temi della follia e della malattia mentale



AREZZO — Sarà presentato domani, martedì 25 ottobre, alle 16 presso il Dipartimento di Arezzo dell'Università di Siena, il libro di Matteo Petracci "I matti del Duce. Manicomi e repressione politica nell'Italia fascista", edito da Donzelli. E' il secondo appuntamento con il ciclo di incontri "Quando c'erano i matti. Viaggi nei territori della follia, che si concluderà a maggio con un convegno di studi sulle esperienze toscane prima e dopo la legge 180 del 1978.

"Il libro di Petracci ricostruisce gli usi – meglio sarebbe dire gli abusi - che il regime fascista fece dell'internamento manicomiale anche come strumento di repressione del dissenso", spiega lo storico Massimo Baioni, docente presso il Dipartimento universitario di Arezzo. "Furono infatti molti gli antifascisti che finirono negli istituti psichiatrici: la loro vicenda è raccontata da Petracci attraverso storie di vita di grande interesse e coinvolgimento. Oltre a descrivere la crescita della politica persecutoria messa in atto dal regime, il libro mette in evidenza le novità introdotte dal fascismo, le nuove declinazioni della malattia mentale in rapporto ai fenomeni di dissidenza, il ruolo dei tanti soggetti investiti del compito di regolare questo processo, dai magistrati alle autorità di pubblica sicurezza, agli psichiatri e ad altri".

Ad Arezzo storici, filosofi, pedagogisti, psicologi, sociologi del Dipartimento dell'Università di Siena sono impegnati in un progetto di ricerca sui temi della follia, della malattia mentale e dei manicomi, partendo dalla valorizzazione dell'archivio storico dell'Ospedale psichiatrico conservato nel campus del Pionta, dove originariamente aveva sede il manicomio. Il progetto proporrà fino a maggio presentazione di libri, percorsi teatrali con il drammaturgo e scrittore Giuliano Scabia, che parlerà della sua esperienza accanto a Franco Basaglia, ma anche discussioni con i protagonisti della vicenda aretina, tanto importante nel movimento che portò alla chiusura dei manicomi.

Alcuni incontri offriranno l'occasione per aprire un confronto anche sulle esperienze attuali di cura, intervento, inserimento sociale delle persone con problemi psichiatrici e in alcune iniziative saranno coinvolti anche gli studenti universitari. Il Dipartimento universitario di Arezzo forma infatti operatori che si occuperanno anche di disagio e devianza . Il programma completo degli eventi su www.dsfuci.unisi.it.


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