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Attualità martedì 15 dicembre 2020 ore 14:05

Mascherine e sanificazione, il Comune aiuta i Cas

Contributo dall'Amministrazione per sostenere i Centri di aggregazione sociale nell'acquisto di dispositivi per tutelare la sicurezza degli associati



AREZZO — "Un contributo ai Cas per sostenere la sicurezza degli associati e riconoscere il ruolo di queste sentinelle ‘solidali’ del territorio”. Ad annunciarlo è il vice sindaco e assessore Lucia Tanti.

“Eravamo già intervenuti a favore delle residenze per anziani, impegnando risorse comunali a rimborso delle spese sostenute per la sicurezza dei residenti e degli operatori e per garantire vicinanza ‘online’ tra ospiti e famiglie anche in epoca Covid - prosegue Tanti.- Non potevamo trascurare, in questa nostra capacità di spaziare a 360 gradi sulle problematiche sociali, sanitarie e assistenziali, i centri di aggregazione, presidi ricreativi, educativi e culturali del territorio che in questo periodo difficile sono andati incontro a nuove spese gestionali, sempre per garantire la sicurezza degli associati”.

La Giunta ha quindi adottato una delibera con la quale è stata stanziata una somma che consente al Comune di compartecipare alle spese dei Cas per l’acquisto dei dispositivi individuali di protezione e la sanificazione degli ambienti.

Potranno fruire di questo provvedimento i centri di Agazzi, piazza Andromeda, Battifolle, Ponte a Chiani, Pionta, Fiorentina, Giotto, Giovi, Sant’Andrea a Pigli, Indicatore, Malpighi, Pescaiola, Quarata, Rigutino, Ruscello, San Marco La Sella, Tortaia, Tregozzano, Palazzo del Pero, Villa Severi, Venere, Santa Firmina.

“Non ci è sfuggito il fatto – conclude il vicesindaco – che anche i Cas sono entrati nelle maglie dei vari Dpcm. Magari, le loro sembrano meno evidenti rispetto alle criticità riscontrate, ad esempio, dal commercio al dettaglio o dalla ristorazione tradizionale. Ma per chi quotidianamente è impegnato a tenere vive queste sentinelle di solidarietà e incontro, le varie chiusure o l’impossibilità di somministrare, hanno rappresentato un colpo altrettanto duro. Per questo, abbiamo pensato a tale misura, che è anche un modo per riconoscere e premiare lo sforzo dei centri di aggregazione nell’adottare ogni misura possibile per tutelare la salute di loro associati che, come noto, comprendono anche le categorie più fragili da proteggere”.


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