Natale, il regalo più ambito è il tampone

Code chilometriche davanti alle farmacie o ai drive trougth della As. Gli aretini vogliono trascorrere queste feste in sicurezza

AREZZO — Una volta la Vigilia di Natale era caratterizzata "dall'assalto ai negozi" in cerca dell'ultimo regalo da fare. Oggi la situazione è cambiata. Invece che davanti alle vetrine di abbigliamento o accessori, le code sono fuori dalle farmacie.

E così è partita una vera e propria caccia al tampone. L'obbligo non c'è ma gli aretini vogliono trascorrere queste vacanze di Natale in tranquillità. Della serie, ben vengano cene e pranzi in famiglia o al ristorante purché tutti i commensali siano certi di non aver contratto il Coronavirus.

Ad onor del vero nelle ultime ore si sono verificate diverse "rinunce" al pranzo fuori. Cancellate le prenotazioni e ristoratori che si trovano in difficoltà con gli ordinativi commissionati.

Purtroppo il contagio sta aumentando. Ieri ben 249 nuovi positivi nell'Aretino e di questi 91 in città. Numeri troppo alti per non preoccupare la gente che, benché vaccinata nellastragrande maggioranza dei casi, vuole certezze. Sì, perché abbiamo visti che il virus non rispetta neppure l'iniezione. Certo l'ospedale è praticamente vuoto ma i casi di contagio continuano ad aumentare. Senza parlare poi della variante Omicron che, al momento, è una scheggia impazzita in un quadro generale poco felice.

Così da questa mattina code chilometriche di aretini davanti alla farmacie. Anche ai drive through della Asl è un andare e venire di auto. Singolare la situazione di ieri pomeriggio ad Indicatore dove i veicoli erano incolonnati subito dopo Ponte a Chiani.

Insomma, se il pranzo di Natale con amici e parenti è un piacere ritrovato, il tampone è il regalo più desiderato.

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