Attualità martedì 25 febbraio 2020 ore 09:35
Oro alle stelle, artigiani e produttori in allarme
Le Borse crollano e il metallo prezioso sale. L'effetto "panico" generato dal Coronavirus contagia anche il comparto dei preziosi
AREZZO — Come avviene nei momenti di crisi, incertezza e panico, gli investitori dirottano i propri risparmi nel bene rifugio per eccellenza: l'oro.
Con il crollo roboante delle Borse, ieri Piazza Affari a chiuso a -6% con tutti i titoli del listino principale in forte ribasso, gli investitori hanno dirottato il loro interesse e risparmi verso l'oro, l'unico bene in grado di garantire immediata monetizzazione e tenuta di prezzo.
Così ieri il prezzo del metallo prezioso ha superato la soglia dei 50euro al grammo, un valore incredibilmente alto e che fa venire più di un pensiero ai tanti orafi aretini che nel corso di questi anni stanno facendo "salti mortali" per risalire la china.
Sì, perché con l'oro alle stelle e così "ballerino" le aziende non possono fare programmazione, gli investimenti si fermano e gli ordini rischiano di non essere confermati. Dall'altro canto per chi nel caveau ha dell'oro di proprietà, questa impennata potrebbe apparire salutare ma, vuoi l'inevitabile rallentamento delle commesse e soprattutto la necessità di continuare a produrre per non fermare il ciclo di lavoro, l'instabilità del "metallo giallo" e il suo forte apprezzamento non rappresentato un beneficio per l'industria orafa aretina che adesso necessita di maggiori capitali per "tenere botta".
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