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Politica sabato 28 marzo 2020 ore 09:53

Ralli, "Dobbiamo curare anche l'economia aretina"

L'esponente Pd chiede al Comune interventi concreti in favore di imprese e cittadini come la sospensione del pagamento di tasse e imposte locali



AREZZO — Il Coronavirus ha contagiato anche l'economia aretina. Come abbiamo già scritto, passata l'epidemia sanitaria Arezzo si troverà ad affrontare un'altra sfida importante: la ricostruzione finanziaria. Il vero dilemma sarà intercettare immediatamente i cambiamenti. E' inevitabile che questo blocco totale dell'economia modifichi radicalmente usi, costumi e anche consumi della gente. Sarà importante, quindi, che gli aretini individuino subito i nuovi mercati che si andranno a creare in seguito alla pandemia ma occorre che abbiano gli strumenti necessari.

La preoccupazione per lo stato di salute dell'economia cittadina è condivisa anche dal candidato sindaco Pd, Luciano Ralli.

"Alla preoccupazione per la salute si sta progressivamente sommando quella per il lavoro e quindi per il passaggio da un'emergenza all'altra. E come per il Covid 19, non ci saranno zone immuni. Tutti sono coinvolti: commercianti, artigiani, industriali, liberi professionisti, operai e commessi. Senza dimenticare che chi era in attesa di un lavoro, dovrà allungare i tempi per trovarne uno".

L'esponente democratico sottolinea come in questo frangente occorrano scelte coraggiose ed immediate.

"Non possiamo attendere la fine dell'emergenza per trovare soluzioni ai problemi che già si stanno manifestando. Il problema più urgente sarà quello della liquidità. La sospensione del lavoro si traduce in un blocco delle entrate, ma non delle uscite".

Secondo Ralli il Comune dovrebbe quindi mettere subito in campo 5 iniziative:

1) sospendere immediatamente i pagamenti di tasse e imposte comunali;

2) "spalmare" quanto dovuto in più rate per un tempo adeguato;

3) chiedere alle aziende dove i comuni sono soci, e quindi in primo luogo Nuove Acque ed Estra, di adottare lo stesso comportamento;

4) discutere con Camera di Commercio, categorie economiche e sistema bancario uno stop al pagamento dei mutui, con un intervento di sostegno di natura pubblica perlomeno per la quota interessi;

5) promuovere la riconversione produttiva delle aziende tessili disponibili per produrre mascherine.

"Analoga riflessione - aggiunge Ralli - deve essere fatta per le imprese che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione. Se si attendono i pagamenti Inps, i lavoratori rischiano di rimanere alcuni mesi senza stipendio. Diventa necessaria la garanzia di liquidità da parte o delle banche o di un apposito fondo. Ricordo che la Regione Toscana ha appena annunciato che potrà contare su quasi 250 milioni per la cassa integrazione in deroga. La Regione inoltre, per anticiparla, utilizzerà un vecchio fondo ad hoc.

Ralli chiede che il Comune agisca immediatamente affinché vengano create le condizioni, anche partendo dai decreti governativi,"affinché l'economia aretina subisca i minori danni possibili e si creino le condizioni perché a fine emergenza si sia pronti a rimettere in moto un nuovo modello della macchina economica di Arezzo".


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